La Gazzetta dello Sport si porta avanti e già oggi prova a immaginare che derby sarà quello di domenica sera tra Inter e Milan. I rossoneri partono con un buon vantaggio in classifica, ma il campionato è solo all'inizio e la stracittadina può essere una ghiotta chance per i nerazzurri.

Si parte con la differenza più evidente tra l'Inter attuale e quella di Conte: Inzaghi ha spinto avanti la squadra che con Conte si era abituata a ritirarsi per ripartire con Hakimi e Lukaku. "Oggi l’Inter è la squadra che, dopo il Torino, difende più lontano dalla porta: 46,46 metri - si legge -. Simone ha alzato le linee e chiesto più pressing, dal quale munge 3,27 tiri a partita, più del Milan (2,82). Negli ultimi 20 metri i nerazzurri completano 5,73 passaggi a partita (seconda in Serie A), più del Milan (3,45, quindicesima). Alla Lazio, Inzaghi cambiò passo quando saldò in mediana la qualità di Milinkovic a quella di Luis Alberto rinunciando a un mediano. Sta facendo lo stesso con Calhanoglu, nonostante le prestazioni alterne del turco. Non vuole affidare la regia al solo Brozovic, per evitare che un Kulusevski gli giochi addosso e inaridisca la prima fonte di gioco. Quindi due polmoni creativi, esterni alti e l’appoggio costante di un braccetto (più Bastoni che Skriniar). L’opzione Dimarco esaspera la ricerca di gioco dal basso. Riassumendo: Milan più imprevedibile e più votato al gioco collettivo; Inter più fisica e pesante in attacco. Comunque due squadre e offensive, protette da ottime difese".
Sezione: Rassegna / Data: Mar 02 novembre 2021 alle 10:34
Autore: Alessandro Cavasinni
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