"All’Inter l’hanno presentato come il nuovo Sceriffo di Milano. A Madrid, zona Calderon e poi Metropolitano, era il Faraone. Cambia poco, l’importante nel caso di Diego Godin non è il nickname quanto la sostanza, la solidità, la preparazione, la leadership. Doti naturali, qualità innate di un tipo che gli inglesi definirebbero come no-nonsense. No fronzoli, solo il sodo. E mai una parola fuori luogo". Così la Gazzetta dello Sport spiega la caratura del nuovo arrivo in casa nerazzurra.

"Godin è l’uruguaiano con più partite di Liga, e, con Cavani, l’uruguaiano con più partite di Champions, 59 - sottolinea la rosea -. Ha 131 partite in nazionale. Ha vinto 7 trofei solo con l’Atletico. Lo diciamo per sottolineare un altro tema importante, quello dell’esperienza, della forza mentale, dell’abitudine a giocare, e spesso vincere, certe partite. Va bene la garra charrua, ma qui c’è di più, molto di più. Godin ha 33 anni, quest’anno come tutto l’Atletico ha patito guai muscolari che hanno falcidiato la rosa del Cholo in maniera sistematica, ma è solido fisicamente oltre che mentalmente. Con l’Inter ha firmato per 3 anni con l’assoluta convinzione di poter dare tanto per 3 stagioni. Simeone lo sapeva, e come lui i tifosi dell’Atletico. Per questo ieri il messaggio postato in mattinata dall’Inter a Madrid ha provocato grande tristezza. Senza lo Sceriffo al Metropolitano si sentono indifesi".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 02 luglio 2019 alle 10:09 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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