"Il prezzo è ormai stracciato, quasi dimezzato. E soltanto una fiammata nella volatona per la Champions può rimescolare a sorpresa le carte". La Gazzetta dello Sport non ha dubbi: l'assenza prolungata di Mauro Icardi dal terreno di gioco ha fatto crollare la sua quotazione sul mercato.

"La realtà è che quella corazza della clausola da 110 milioni di euro non protegge più l’Inter, sempre che sia mai esistito un estimatore di Maurito disposto a scalare le vette del mercato per rapire il goleador in sonno di Luciano Spalletti - si legge -. In corso Vittorio Emanuele avevano preso coscienza del problema già a settembre, quando il d,s. Piero Ausilio aveva provato ad impostare il discorso del rinnovo con Wanda Nara. Erano ancora giorni quieti, grazie ad un inizio di stagione al miele: con il taumaturgico gol in Champions contro il Tottenham, accompagnato dalla frustata decisiva nel finale del derby di andata. Se ci pensiamo, gioie sporadiche nella stagione horribilis dell’ormai ex capitano nerazzurro".

Secondo la rosea, il valore verosimile attuale di Icardi sarebbe di 60 milioni. E resta complicatissimo uno scambio con Dybala. E se non si vende? "Il management ha il dovere di mettere nel conto anche l’ipotesi che il centravanti argentino non trovi una sistemazione adeguata la prossima estate - spiega la Gazzetta -. Ed è fatale che, in silenzio, il club si smarchi sempre più dalle logiche dell’attuale allenatore. Al riguardo è d’attualità un altro paragone: costa di più separarsi da Spalletti (25 milioni al lordo, staff compreso) o svilire ancor più la quotazione dell’ormai ex mister 110 milioni?".

Insomma, questa vicenda ha rappresentato un danno per tutti. Soprattutto per l'Inter. 

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 02 aprile 2019 alle 08:54 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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