"Quarant’anni di pagelle, vagonate di voti, un paio di 10 e migliaia di 6 perché in medio stat la virtù del pagellista. E soprattutto: centinaia di maledizioni dei giocatori per un giudizio non condiviso, 43.362 imprecazioni (non confessate in chiesa, la religione del fantacalcio non ha luoghi di culto) per una partita persa di mezzo punto. In questo mare di voti, il talento è la vela più adatta alla navigazione. Totti si conferma al livello dei migliori di sempre: in carriera ha una media voto di 6,45, la migliore degli ultimi vent’anni. E Platini è proprietario della migliore stagione dal 1982 a oggi: nel 1983-84 girò a 6,94 di media, portando la Juve allo scudetto. Neanche Maradona ha mai fatto tanto". La Gazzetta dello Sport celebra così la ricorrenza originale. In particolare, riferimenti a tre nerazzurri che hanno fatto la storia del calcio: Zanetti, Baggio e Milito. "Javier Zanetti, che cinque anni fa andò vicino all’impresa del secolo, l’Everest del calciatore di Serie A: prendere 100 sufficienze di fila. Il capitano - numero 4 sulla maglia, non certo in pagella - prese almeno 6 per 99 volte di fila, poi crollò sullo striscione del traguardo: 5,5. La Gazzetta in Serie A ha dato due 10. Uno regolare, in campionato: a Scarpi per aver salvato la vita a Grassadonia. L’altro nello spareggio Champions 2000: Inter batte Parma 3-1, e Baggio merita il massimo. Poi, le doppie cifre in partite internazionali: 10 a Buffon e Cannavaro nella finale mondiale 2006, 10 a Salenko per i cinque gol in Russia-Camerun a Usa ‘94, 10 a Lewandowski per i quattro gol al Real, addirittura 10+ a Milito nella finale di Champions 2010".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 14 ottobre 2013 alle 12:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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