Uno strappo col passato. Così Luigi Garlando, firma della Gazzetta dello Sport, definisce il 4-0 con cui l'Inter di Simone Inzaghi si è sbarazzata facilmente del Genoa alla prima gara ufficiale della stagione 2021-22. a. "Inter-Genoa è stata una partita-passaggio, piena zeppa di significati, che ha chiuso l’era Conte-Lukaku e ha spalancato quella nuova di Simone Inzaghi e Dzeko - si legge -. Vittoria secca per 4-0, esattamente come Conte quando debuttò in campionato contro il Lecce. I migliori in campo sono stati due nuovi acquisti, Calhanoglu e Dzeko (...). L’ex milanista ha scodellato il corner per il primo gol di Skriniar, ha firmato il bellissimo raddoppio, ne ha realizzato uno ancora più bello, annullato per fuorigioco, ma soprattutto, ha creato tantissimo, offrendo quell’aiuto di qualità in regia che Brozovic raramente ha avuto e che Eriksen ha faticato a garantire. Dzeko ha assistito il gol di Calha, ha innescato quello di Vidal, ha colpito una traversa, ha imposto un miracolo a Sirigu e, alla fine, ha trovato il gol meritatissimo. Ma anche i suoi meriti vanno oltre il tabellino".

Poi Garlando fa un parallelo con la vittoria ottenuta dai nerazzurri contro il Grifone, nell'esaltante cavalcata che portò allo scudetto: "Lukaku segnò al primo minuto partendo da metà campo e sfidando da solo tutta la difesa. Palla a Gulliver e ci pensa lui. Quell’Inter non c’è più. Ieri il primo gol, dopo soli 6’ lo ha segnato di testa su corner Skriniar, l’anti-divo, l’uomo che meglio esprime la rabbia agonistica, l’abnegazione, lo spirito di squadra che dovrà caratterizzare sempre l’Inter ora che non può più salire sulle spalle larghe del suo totem".
Sezione: Rassegna / Data: Dom 22 agosto 2021 alle 16:24
Autore: Mattia Zangari
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