"Tempo fa individuammo in quel simpaticone di Erick Thohir il maggior colpevole di questa situazione così confusa. Non ne ha fatta una giusta, se non le mosse a suo vantaggio, quella più geniale di fare un prestito all’Inter con interessi (e guadagni) altissimi. Un gol da uomo di finanza di talento, lontano anni luce dalla generosità sportiva di Moratti". L'attacco all'indonesiano, tutt'altro che velato, è del Corriere della Sera. "Anche nella vendita dell’Inter a Suning, Thohir ci ha guadagnato. Poi, con il suo 30%, e conservando inspiegabilmente la carica di presidente, ha fatto altri danni: ha portato prima all’esasperazione il rapporto con Mancini che ha fatto di tutto per farsi «esonerare» e poi ha scelto Frank De Boer, allenatore preparato, ma inadeguato per ora al calcio italiano. Si spera che presto Thohir possa togliere il disturbo, magari dedicandosi solo al basket, sport di cui è competente (su questo fronte potrebbero esserci delle novità)".

Il quotidiano, nell'analisi del momentaccio interista, non risparmia nemmeno i proprietari cinesi e i giocatori nerazzurri. "Ma ciò che dà fastidio è che i giocatori non paghino, non subiscano alcun provvedimento: più questi presunti campioni giocano male e più fanno finta di nulla, addirittura alcuni di loro recitano la parte delle vittime - si legge -. Ci fosse un manager vero, alla Galliani, alla Marotta, tanto per non fare nomi, certe prestazioni non sarebbero state tollerate. Ecco, si potrebbe iniziare adesso: toccare i giocatori là dove sono più sensibili, nel portafoglio. Forse è lo schema migliore".

Insomma, un affondo cruento del Corsera. Che magari ha radici reali, ma sconfina (e non poco) nell'invettiva.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 03 novembre 2016 alle 09:15 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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