Un Europeo sul modello del Mondiale 2022 in Qatar. E' questa l'opzione che sta prendendo corpo in queste ore, alla vigilia della riunione in videoconferenza tra le 55 federazioni nazionali, (la Figc sarà collegata con il presidente Gabriele Gravina e il segretario generale Marco Brunelli) più l’Eca in rappresentanza dei club, l’European Leagues portavoce delle varie leghe e la FifPro per i calciatori. Sul rinvio del primo torneo continentale itinerante della storia ci sono pochi dubbi, la novità riguarda le nuove date: l'idea al momento privilegiata - scrive il Corriere della Sera - è ricollocarlo non più a giugno 2021, ma dal 23 novembre al 23 dicembre di quest’anno.

Sul fronte campionati nazionali, la speranza è ripartire il 2 maggio e portarli a termine, insieme a Champions e Europa League, entro il 30 giugno. C’è la possibilità di sforare fino a inizio luglio, eventualità fattibile però complicata perché servirebbero deroghe dello Stato e dell’Unione Europea per i contratti dei calciatori in scadenza al 30 giugno. Pur sapendo di perdere circa 300 milioni per spese organizzative già sostenute e per nuove altre da adempiere, la Uefa si è convinta a scegliere il male minore, sulla spinta delle federazioni il cui monito è terminare le stagioni e le coppe. Se il calendario dovesse essere riformulato in questo modo, slitterebbe a data da destinarsi (2023?) il Mondiale per Club della Fifa, in programma a giugno 2021. Le società però prediligono le coppe e senza le squadre europee il torneo voluto da Gianni Infantino, numero uno del calcio mondiale, non varrebbe nulla. Piazzare Euro 2020 a metà della prossima stagione impatterà in modo inevitabile sul calendario della serie A. L’ipotesi - si legge sul quotidiano milanese - non è anticipare ad agosto la partenza,, ma posticipare l’inizio a settembre, fermarsi per l’Europeo a novembre, e chiudere a giugno. 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 16 marzo 2020 alle 10:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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