Alberto Dalla Palma, sulle colonne del Corriere dello Sport, elogia il lavoro di Erick Thohir, dopo i due colpi di mercato. "Erick Thohir è stato di parola: nel momento in cui ha deciso di stravolgere l’Inter, di cacciare Mazzarri e di assumere Roberto Mancini ha anche modificato strategie di gestione. Il patron indonesiano ha capito che volare bassi (vedi acquisti estivi...) non paga e non consente di risalire posizioni in Italia e in Europa, di sognare la Champions e di aumentare gli introiti: Mancini era stato chiaro, nel corso della trattativa, lui sarebbe tornato soltanto con la garanzia di stravolgere subito la squadra e di ricostruirla per vincere lo scudetto entro due anni. Non avrebbe mai accettato di gestire il gruppo di Mazzarri e vivacchiare, non per disistima nei confronti di un validissimo collega ma per assoluta differenza di mentalità e di idee tattiche. Tanto è vero che ha perso subito delle partite importanti per l’incapacità degli interpreti a capire il suo spartito: Mancini non potrà mai allenare una squadra senza esterni offensivi, senza centrocampisti di qualità, senza giocatori in grado di scambiare in velocità. L’attuale mercato sta andando proprio in questa direzione: Podolski e Shaqiri sono due colpi straordinari, per un club in crisi finanziaria, e non è finita. Perché gli altri obiettivi hanno classe ed esperienza: Diarra e Lucas Leiva in mezzo al campo, lo stesso Nastasic in difesa, forse un attaccante rapido se qualcuno si prenderà la briga di portare via Osvaldo da Appiano. E poi già tanti nomi sul taccuino per la prossima stagione: Mancini va avanti come un rullo compressore, Thohir lo ascolta e lo accontenta. Bisogna dargli atto che anche lui ha fatto il salto di qualità. Prendere l’Inter e gestirla senza ambizioni non aveva senso". 
 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 09 gennaio 2015 alle 12:28 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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