Daniele Adani, in qualità di doppio ex, parla alla Gazzetta dello Sport di Inter-Fiorentina. Dopo gli elogi alla Viola, si passa ai nerazzurri. "Una strada tutta da scoprire. Si è indebolita a inizio mercato perdendo due fuoriclasse come Cancelo e Rafinha. La strategia però è stata interessante, ha scelto diversi giocatori nello stesso reparto, per muoversi cioè sotto o vicino alla prima punta. Ora Spalletti deve trovare il modo di farli giocare insieme. Vanno ancora valutati sotto il profilo dell’intesa e del risultato. Davanti devono condividere l’idea dell’allenatore, non basta comprenderla. In questo la Viola è più avanti".

Chi invece è più avanti tra Icardi e Simeone?
"Il Cholito è un gradino sopra ed è tempo che se ne renda conto. Ha segnato i suoi 13-15 gol, ma fa anche crescere la squadra. Sotto l’aspetto della voglia, della tecnica e della malizia è pronto per il grande salto".

E Icardi?
"Sta migliorando nella sue virtù ma è ancora un punto interrogativo negli altri aspetti del gioco. E non parlo di volontà o capacità di relazionarsi con i compagni. Mauro ha due palle così... ma deve crescere a livello di resa. Ormai l’attaccante atipico è quello come lui, che segna tanto ma non partecipa alla manovra. Oggi tutti gli attaccanti giocano a calcio. Se si toglie la fissazione che esiste solo l’area di rigore, esplode definitivamente. Senza dimenticare che Nainggolan deve ancora intendersi con Mauro".

Quanto sarebbe importante per l’Inter espugnare il proprio stadio, dove in questo campionato non ha ancora vinto?
"Tantissimo. Per Spalletti e i suoi è un esame più delicato di quello con la Samp. Una buona prestazione, con risultato, porterebbe alla consapevolezza che il percorso è quello giusto. E l’effetto San Siro inizierebbe a farsi sentire davvero. Ma aver vinto due volte nel recupero dice che l’Inter a livello emozionale c’è. Sa dare tutto quando serve, senza scomporsi. E stasera Perisic può essere decisivo".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 25 settembre 2018 alle 09:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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