"Donnarumma vale un grande centravanti, la sua soluzione esistenziale ritornerà con gli assestamenti che avrà tra la sua storia parigina e la coscienza milanista. Ma è inutile far finta che il problema non ci sia". Lo ha scritto Mario Sconcerti, nel suo editoriale scritto per il Corriere della Sera dopo la finalina di Nations League vinta della Nazionale di Mancini sul Belgio. "Il resto dell’Italia è stato nuovo almeno quanto si sperava: Acerbi e Bastoni non fanno ancora una difesa, ma non sono nemmeno un danno - sostiene il giornalista - Personalmente gradisco molto Barella e Pellegrini, nel contesto entrambi sembrano avere più bisogno di un elegante spazza-palloni come Locatelli piuttosto che Jorginho, tattico da grandi squadre conclamate. Non serve un normalizzatore se normalmente hai difficoltà in quella zona. Serve una spinta in più. Locatelli le assomiglia. Come Pellegrini assomiglia a una soluzione di fantasia italiana che stiamo perdendo. La parentesi di Nations League conferma la dimensione europea di Chiesa. Ma anche quella morbida di Berardi, finissima. È vero, non abbiamo centravanti, ma non prendetevela con i pochi centimetri di Raspadori. Un ragazzo basso ma svelto può avere una sola fortuna: giocare con un attaccante grande e grosso. Il resto dipende da lui".


Sezione: News / Data: Lun 11 ottobre 2021 alle 13:31
Autore: Mattia Zangari
vedi letture
Print