Var, Ifab e non solo: sono tanti i temi trattati da Pierluigi Collina nel lungo intervento sulle frequenze di Radio 24, durante la trasmissione 'Tutti convocati'. Si parte da un discorso di carattere generale: "L'Ifab lavora tutto l'anno, valuta, studia, dibatte per poi arrivare ad una sintesi con novità regolamentari - spiega l''ex direttore di gara bolognese -. Le commissioni che lavorano ne sanno di calcio, capi tecnici ed esperti come ex calciatori tipo Figo. Sorrido quando definiscono Ifab consesso di parrucconi".

Il discorso, poi, si sposta sul Video Assistant Referee "Sembra che sia sempre esistito - fa notare Collina -. La prima volta che ne discussi era novembre 2014, in pochi anni siamo passati da un'idea a qualcosa che si utilizza nelle più importanti competizioni. Il Var è un cambiamento irreversibile che dobbiamo migliorare e applicare in maniera sempre più omogenea, far diventare più democratico anche per Paesi con meno risorse economiche e tecnologiche. Non si può passare da un campionato in cui viene usato il Var ogni due per tre e uno in cui viene usato poco e nulla. Per questo dobbiamo renderne l'utilizzo più omogeneo".

Si chiude parlando del tempo effettivo: "Ne è stato discusso nei panel Ifab, cambierebbe molto le logiche anche di chi trasmette una partita di calcio, non siamo lontani già ora secondo me dal tempo effettivo. Come FIFA abbiamo cercato di aumentare il recupero, lo abbiamo visto nei Mondiali 2018. La gente paga il biglietto per vedere calcio giocato, più fai recupero, più aumenta il divertimento". 

Sezione: News / Data: Ven 24 aprile 2020 alle 15:38
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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