Dopo un momento di grande difficoltà, Gaston Pereiro si sta ritagliando il suo spazio nel Cagliari di Mazzarri e oggi sulla Gazzetta dello Sport c'è una sua interessante intervista. "A Bergamo con la doppietta c’è stata la svolta. So che in Serie A serve la tattica. Io amo giocare insieme ad un’altra punta", racconta.

A dicembre, parlando col presidente del Cagliari Tommaso Giulini, ci disse che lei avrebbe fatto i gol per la salvezza. Aveva ragione: ne ha fatti già quattro nel 2022.
"Amo fare i gol. Liberare il mio sinistro, tirare. Ma voglio aiutare la squadra. Siamo concentrati sull’obiettivo salvezza. E Mazzarri studia bene gli avversari e prepara bene le sfide dal mercoledì".

Come giocava al Psv?
"Libero, soprattutto. Mi sento un trequartista libero. Ho giocato a destra nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1, ma pure trequartista dietro la punta. Phillip Cocu è stato fondamentale nella mia crescita. Vincemmo subito un titolo. Mi faceva esprimere al meglio".

Con Van Bommel è andata peggio. E lei ha trovato il Cagliari. Dalla Champions League alla lotta salvezza.
"Ho giocato la Champions due volte, ho sfidato l’Inter e Icardi ci fece male. Giocai anche con Nainggolan. Ma ora sto bene qui. Van Bommel aveva un’altra idea, inizialmente mi fece giocare, poi prese Iattharen (quello che è sparito dalla Sampdoria, ndr). Per carità un talento, allora. Mi ruppi anche la clavicola".

Pensa sempre a Recoba? Da cosa nasce questa idolatria?
"Lo guardavo in tv, faceva delle cose pazzesche, anche i gol da corner. Il suo sinistro mi affascinava. Poi ho avuto la fortuna di giocarci quando lui stava chiudendo la carriera ed è stato troppo importante per me. Mi ha aiutato tanto, mi sono allenato con lui a calciare. Ho preso il numero 20 perché lo ha portato lui".

Sezione: News / Data: Mer 23 febbraio 2022 alle 15:05 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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