Marco Bellinazzo è intervenuto questa mattina a Radio Nerazzurra per un punto sul caso plusvalenze. "In questo momento - dice -vanno scisse due questioni. C'è un problema strutturale legato alla tenuta del calcio italiano, che si è legato alle plusvalenze per colmare le proprie perdite anche prima del Covid, dall'altro lato c'è l'inchiesta che ha il suo epicentro nella Juventus. Da tempo dico che l'elemento delle plusvalenze è critico perché abbiamo visto come sia diventata la seconda voce di entrata dopo i diritti tv. Nell'immediato, soprattutto quelle sugli scambi "a specchio" o similari, ti danno un beneficio. Hai un surplus di ricavi, ma poi ci sono i costi spalmati coi cosiddetti ammortamenti. Per cui al beneficio iniziale fanno seguito costi per anni successivi, che si sommano ad altri e portano al fallimento, se non c'è una proprietà che mette risorse e aumenti di capitale. Questo va risolto con una modifica regolamentare che disincentivi la scorciatoia delle plusvalenze, posto che parliamo di qualcosa di lecito e che rappresenta una forma genuina per chi forma dei calciatori e li rivende. Bisogna sfruttare l'occasione per fare pulizia, non come è accaduto nel 2018 col Chievo Verona. Le inchieste penali del passato si sono risolte in nulla di fatto, perché i valori dei calciatori sono soggettivi, non parliamo di un listino prezzi e nemmeno di una casa per cui si può stabilire che il metroquadro in una certa zona vale tot. Lì almeno c'è un valore di riferimento. Questo a meno che nell'indagine non ci sia la pistola fumante, un'intercettazione che possa testimoniare un'operazione scientemente dolosa per cui un giocatore che poteva essere scambiato a 1 è stato scambiato a 10 per far quadrare i conti. Se tu vedi operazioni senza scambio di denaro si intuisce il favore tra due club, può essere un indizio ma non una prova perché il dirigente ti dice che secondo lui il calciatore vale di più per determinate caratteristiche tecniche. Ed è incontestabile per un pm, per la procura sportiva o la Consob. Possono indagare ma è uno scoglio invalicabile, a meno che non cambi la giurisprudenza e un pm ci dica quanto vale un calciatore".

Bellinazzo aggiunge: "Mi aspetto che tutte le Procure si muovano di conseguenza. Perché se si parla di operazioni 'a specchio', l'intento doloso è di entrambe le squadre. Ci deve essere un accordo. Si tratta di logica, se la Juve ha frodato mettendosi d'accordo con un altro club per una valutazione artefatta è chiaro che anche l'altro club ha falsato il bilancio. Non è una questione di legge non chiara, queste operazioni sono assolutamente legittime. Io e te possiamo parlare di artifizio contabile per un giocatore della Primavera a 8 milioni e sono sicuro che siano state esagerate le valutazioni, altra cosa è dimostrare che quella valutazione sia stata dolosa, che abbia portato a false comunicazioni nel caso della Juve perché è quotata, arrivando a una responsabilità che comporti sanzioni pesanti, fino all'arresto. Senza la pistola fumante si rischia il nulla di fatto. Dal punto di vista della giustizia sportiva si può andare dall'ammenda, nella difficoltà di stabilire l'esatta quotazione di un calciatore, fino alla Serie B ma bisognerebbe dimostrare che attraverso operazioni fittizie ha presentato a Lega e Covisoc bilanci con requisiti patrimoniali che non avrebbe avuto senza quelle operazioni. Nel caso specifico dovrebbe essere quasi automatico se venissero accertate le osservazioni della Procura che mette sotto la lente l'87,5% delle plusvalenze della Juve nei tre anni. La cosa è abnorme, avresti falsificato il 90% delle plusvalenze, è molto difficile si arrivi a conseguenze giudiziarie e sportive importanti alla luce di quanto emerso".

Si parla poi del momento dell'Inter e della riduzione delle entrate del 23% nella voce sponsorizzazioni. "E' la conseguenza delle operazioni di pulizia del bilancio precedente, del venire meno di alcuni contratti di sponsorizzazione dall'Asia che dovranno essere sostituiti da altri. Fa parte di quel che è successo negli ultimi due anni, è un frutto un po' della pandemia e un po' delle problematiche cinesi che conosciamo. Suning? Vuole andare avanti, è sensato nella logica economica per cui la proprietà vuole l'ok per il nuovo stadio e sa che davanti alla possibilità di un nuovo scudetto il valore del club sarebbe migliorativo".
Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 30 novembre 2021 alle 12:00
Autore: Redazione FcInterNews
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