C'è ancora rimpianto nelle parole di Ivan Juric, che a Radio Sportiva torna a parlare ampiamente della propria breve esperienza come assistente di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell'Inter: "E' stato intenso ed interessante lavorare con l´Inter. Ci sono persone importanti, soprattutto tra i calciatori che sono straordinari per personalità e voglia di lavorare. Poi i risultati determinano tutto, ma ad un allenatore servirebbe tempo. Soprattutto quando sono mister, come Gasp, che vogliono portare un'idea di calcio diversa, innovativa, offensiva. Guardate il Chelsea di Vilas Boas, all'inizio erano inguardabile mentre ora funziona benissimo. Il mercato? Potevamo fare un grande campionato anche con la rosa che avevamo, anche se molti calciatori sono arrivati negli ultimissimi giorni"

Per Juric non era questione di un modulo difficile da digerire, con quella difesa a tre definita spesso come il principale problema: "Non c'entra niente il modulo, conta l'atteggiamento. Guardate che anche Luis Enrique praticamente, con la posizione di De Rossi, gioca a tre dietro. Sono numeri fini a se stessi, a determinare è l´atteggiamento". E nemmeno i giocatori hanno provato a mettere i bastoni tra le ruote al tecnico: "Abbiamo proposto un calcio diverso e loro hanno dato la massima disponibilità per cercare di assecondare le idee di Gasperini. I ragazzi son stati la parte migliore della nostra esperienza. Se ora corrono di più? Bene, mi fa piacere, vuol dire che abbiamo lavorato bene"

Juric conferma l'amarezza di Gasperini per la fine della storia: "Lo sento spesso, è sereno anche se non l'ha presa benissimo. Ora si aggiornerà, in cerca di nuove soluzioni. Non ha avuto tempo di conoscere la squadra, soprattutto i nuovi arrivati non li abbiamo praticamente mai avuti". Su Pazzini in panchina: "Ha giocato titolare con il Trabzonspor, ma noi volevamo recuperare al meglio Milito, che nell'anno del triplete era stato eccezionale. Diego doveva ritrovare la condizione migliore e per questo gli davamo tanti minuti. Il Pazzo godeva di grande stima, comunque, Gasperini lo considera un grandissimo giocatore". Chiusura su Kucka, destinato ad un futuro in nerazzurro ma in difficoltà in questo momento momento al Genoa: "Lo scorso anno ha fatto benissimo, soprattutto nei primi tre, quattro mesi. Secondo me sta patendo il caldo, perché non è abituato a giocare a queste temperature venendo da un paese molto freddo"

Sezione: FOCUS / Data: Lun 03 ottobre 2011 alle 14:57
Autore: Christian Liotta
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