Mauro Icardi torna nella bufera. Dopo l'estate tribolata per il rinnovo e l'evidente ostracismo della Nazionale argentina verso la sua convocazione, ecco che ora Maurito finisce nell'occhio del ciclone della Curva Nord nerazzurra. Il motivo? Un pezzo della sua biografia, in cui il capitano dell'Inter descrive i minuti in cui due anni fa ci fu il battibecco con alcuni tifosi nerazzurri a Reggio Emilia, a margine del ko col Sassuolo. 

La Gazzetta dello Sport parla di probabile contestazione oggi per il 9 argentino e spiega. "Nel suo libro, Icardi racconta per esempio di aver «trovato il coraggio di affrontare la Curva a fine gara, insieme a Guarin». Prima però «mi tolgo maglia e pantaloncini e li regalo a un bimbo. Peccato che un capo ultrà gli vola addosso, gli strappa la maglia dalle mani e me la rilancia indietro con disprezzo. In quell’istante non ci ho più visto, lo avrei picchiato per il gesto da bastardo appena compiuto. E allora inizio a insultarlo pesantemente: “Pezzo di merda, fai il gradasso e il prepotente con un bambino per farti vedere da tutta la curva? Devi solo vergognarti, vergognatevi tutti”. Detto questo gli ho tirato la maglia in faccia. In quel momento è scoppiato il finimondo». E ancora: «Nello spogliatoio vengo acclamato come un idolo... I dirigenti temevano che i tifosi potessero aspettarmi sotto casa per farmela pagare. Ma io ero stato chiaro: “Sono pronto ad affrontarli uno a uno. Forse non sanno che sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il più alto tasso di criminalità e di morti ammazzati per strada. Quanti sono? Cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio, e faglielo sentire: porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo”. Avevo sputato fuori queste frasi esagerate per far capire loro che non ero disposto a farmi piegare dalle minacce». Una settimana dopo, «un capo storico viene da me: pretende ancora le mie scuse». Icardi rispose così. «Non devo chiedere scusa a nessuno di voi, se vi va bene perfetto, altrimenti ciao... Oggi fra me e i tifosi della Nord c’è rispetto reciproco, come è giusto che sia. Anche loro hanno un ruolo importante per il successo della squadra...»".

Sezione: Focus / Data: Dom 16 ottobre 2016 alle 09:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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