Presente negli studi di SkySport con l'ex rossonero Alessandro Costacurta, Beppe Bergomi dice la sua sul Derby di Milano in programma domenica alle 15 e su quelli affrontati in prima persona in passato. 

Partiamo dal passato, precisamente dall’assist a Serena nella stagione 1988/89:
"Me lo ricordo bene, eravamo stati eliminati giorni prima dal Bayern e per noi con il Milan era decisiva. Loro arrivavano dalla vittoria del campionato. Non avevamo tante armi in quegli anni, il Milan era forte. Poi arriva una palla dietro buttata da Serena che è stato bravo a riattaccare la palla segnando su un mio cross. Come si dice oggi, abbiamo messo il pullman davanti alla difesa e abbiamo vinto 1-0, andando poi a vincere il campionato. È stato bello fare quell'assist perché sono partito dalla difesa e il merito di un gol è quasi sempre di chi fa il cross, ma lì Aldo è stato bravo e ha fatto una grande rete di testa".

Andiamo al 3 marzo del 1988: che emozioni ti dà quella partita?
"Per me il derby è sempre stata la partita più bella, la più sentita e quella che volevo giocare sempre. Sono sempre state partite tra due squadre pronte, con lo sfottò giusto ma non si andava mai oltre. Veniva vissuta bene e c'era sempre un clima particolare. Nell’ultimo derby marcavo Kluivert: è stato un bel ricordo perché abbiamo vinto con la doppietta di Simeone e il gol di Ronaldo".

Cosa ti aspetti da Lukaku e Ibrahimovic? Un bel gesto potrebbe portare a quel clima di cui parlavi prima, nonostante quello che è successo in Coppa Italia?
"È cambiato il mondo, è cambiato tutto. Ora sui social la maleducazione e la cattiveria fanno da padrona, ma sono due persone intelligenti che, anche se con personalità diverse, possono gestire la situazione. Capisco sia difficile, può essere una partita Scudetto che può decidere tanto: l’Inter se vince dà uno strappo, il Milan invece può tornare in testa. Ci sono tanti elementi che fanno capire quanto sia importante. E due personaggi come loro potrebbero fare un bel gesto e stemperare il clima, dando solo la parola al campo e senza alimentare altre polemiche".

Chi faresti più fatica a fermare in questo momento?
"Uno come Ibra è difficile da marcare per la sua fisicità. Billy parlava prima di Gullit e Van Basten, che erano difficili da marcare: Ibra non ha quella mobilità, ma con la sua fisicità strappa. A parte qualche difensore, e mi viene in mente Romero dell’Atalanta, tutti hanno sofferto la sua fisicità e personalità. Marcarlo sarebbe stato molto difficile". 

Come arrivano le due squadre a questo derby?
"Le formazioni di Inter e Milan sono chiare, hanno un’identità precisa. Ci arrivano preparate e pronte: Conte dà sempre la sua impronta, poi con la scelta degli uomini ci arriva con calma, dandogli fiducia e non togliendoli più. Vedremo una bella partita nonostante la sconfitta del Milan con la Stella Rossa, dove Pioli ha fatto riposare i giocatori migliori e c’è stato un risultato bugiardo". 

Questo derby senza pubblico può essere più impattante per il Milan?
"Non avere il pubblico può aver aiutato qualche giocatore che non sentiva il brusio di San Siro, ma ora tutti riceverebbero grande carica dal pubblico. Sono due squadre che viaggiavano in testa da tantissimo tempo e tutte e due avevano una grande media-spettatori. In questo ne avrebbe trattato vantaggio il Milan, quindi giusto giocarlo come quello d’andata alla pari senza pubblico, cha manca ad entrambe le squadre. Poi nei derby si creava sempre quel clima ovattato: io vivevo il derby in quel clima, era troppo bello".

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Sezione: Focus / Data: Ven 19 febbraio 2021 alle 16:39
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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