Luca Caldirola, 19 anni, difensore centrale della Primavera nerazzurra, lascia momentaneamente l’Italia e l’Inter per andare a giocare con gli olandesi del Vitesse. Una scelta insolita, a tratti controcorrente, anche perché all’estero ci vanno giocatori oltre i trent’anni e con l’obiettivo di monetizzare gli ultimi anni di carriera. Niente di tutto questo per il giovane Luca e i motivi dello sbarco in Olanda ce li racconta – in esclusiva per FcInterNews.it – l’agente Marco De Marchi, primo e vero fautore dell’operazione.

De Marchi, è arrivata anche l’ufficialità da parte della società nerazzurra: Caldirola va in prestito al Vitesse.

“Sì, siamo da poco rientrati dall’Olanda dove abbiamo sistemato le ultime cose e, chiaramente, non posso che confermare l’avvenuto passaggio – con la formula del prestito secco – del mio assistito dalla società nerazzurra a quella olandese”.

Stato d’animo?

“Siamo molto contenti e soddisfatti: sarà il campo, chiaramente, ad emettere il verdetto, ma pensiamo che il progetto tecnico possa essere il migliore per crescere, maturare e fare esperienza: nel contesto della Eredivisie l’attenzione verso i giovani promettenti è davvero molto alta e noi contiamo fortissimamente su questo fattore”.

Come mai avete scelto di andare in Olanda, di privilegiare la scelta estera, a discapito di un club italiano di serie A?

“Portare Caldirola al Vitesse è stata una scelta tutta mia: circa un mese fa, ho contattato i dirigenti della squadra olandese – che conoscevo perché lì in Olanda ho chiuso la mia carriera da giocatore e nel corso di questi anni ho mantenuto ottimi rapporti –, loro sono venuti qui in Italia per vedere giocare il ragazzo. Insomma, ho capito che si potevano creare i presupposti di una buona operazione ed ho cominciato a lavorarci”.

In comune accordo con l’Inter?

“Assolutamente sì: anzi, posso dire che con la società nerazzurra abbiamo lavorato a stretto contatto e ci siamo trovati d’accordo quasi su tutto. Mi piace ricordare Piero Ausilio (responsabile del settore giovanile e degli osservatori di mercato dell’Inter, ndr) che si è speso in prima persona perché tutto andasse per il meglio ed è stato uno dei primi ad intuire la bontà dell’operazione”.

Ma Caldirola aveva estimatori anche nel nostro campionato.

“Sì, è così, tanto è vero che sono stato contattato da cinque/sei società che si erano interessate al ragazzo, ma sono stato onesto con loro comunicando che c’era in corso una trattativa con il Vitesse che andava avanti già da qualche settimana”.

Dica la verità: c’è il timore di aver sbagliato destinazione?

“Conosco Caldirola da tanto tempo, so di che pasta è fatto: oltre a doti tecniche ha una tempra morale fuori dal comune. E poi, nel calcio se hai timore di qualcosa o di qualcuno è meglio che rimani a giocare all’oratorio…”.

 

Sezione: ESCLUSIVE / Data: Mer 30 giugno 2010 alle 16:52
Autore: Giuseppe Granieri
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