Tra i contestatori del nuovo decreto c'è anche l'Aic di Damiano Tommasi. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il presidente dell'Assocalciatori conferma il suo disappunto per la frenata del Governo.

Tommasi, la decisione del Governo non vi è andata giù.
"Non le troviamo un senso. Non sto parlando della ripresa della stagione appesa a tante incognite ma della possibilità per i giocatori di allenarsi individualmente in strutture dove sono controllati. Parliamo di salute degli atleti, questa norma rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio. Per il calciatore il ritorno alla giusta forma atletica dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario e utile anche ad evitare infortuni e per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo".

Rispetto a un eventuale contagio durante gli allenamenti o il campionato, quale è la posizione dell’Aic?
"La positività di un calciatore è un tema centrale. Ci si ferma? Viene isolato, si fanno i test agli altri e si prosegue? Il protocollo che è stato preparato prevedeva una serie di casistiche, però sembra che presenti delle criticità e vada rivisto. In ogni caso deve essere tutto molto chiaro su cosa fare se si riprende: test, tamponi, spazi, viaggi, trasferte, lavoro di gruppo".

Dalla salute ai contratti dei calciatori: emolumenti tagliati o rimandati.
"Per quanto riguarda gli emolumenti molte società hanno trovato gli accordi con i giocatori. All’Aic preoccupano da questo punto di vista più le serie inferiori della Serie A, perché gli stipendi sono completamente differenti".

E sui contratti in scadenza il 30 giugno? Alcuni giocatori si libereranno altri rientreranno dai prestiti.
"La proroga di prestiti e contratti non è ancora stata affrontata: serve un’autorizzazione della Fifa e poi l’accordo tra società e atleta. In teoria un club potrebbe non volersi avvalere più di un giocatore in scadenza evitando di pagare ulteriori mensilità. O un giocatore voler passare ad altro club con il quale magari ha già firmato guadagnando di più. Servirebbe una regola che valga per tutti. Ma bisogna lavorarci...".

Prima di riprendere non ritiene necessario venga stabilito cosa accadrebbe in caso di definitivo stop?
"Questo è fondamentale. Le regole vanno decise prima stabilendo come finirebbe il campionato".

Sezione: Copertina / Data: Mer 29 aprile 2020 alle 08:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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