Mario Sconcerti analizza oggi per il Corriere della Sera il pari dell'Inter contro lo Shakhtar che vale l'eliminazione dalla Champions League. Tra i vari minus, quello di una fase offensiva a cui è mancato qualcosa per segnare un gol in 180' agli ucraini. "È un argomento che si ripropone ogni volta che la squadra trova buoni avversari: raramente riesce ad avere finezza. Lo Shakhtar ha avuto un portiere giovane e prodigioso, ma le azioni dell’Inter sono state quasi soltanto mischie. È tornata quella sonnolenza di fondo che è l’ultimo limite. È come se Conte avesse smesso di combatterla avendo capito che è dentro la natura della squadra. Meglio forzare il gioco con il fisico, essere brillanti correndo e spingendo. Altro è difficile". 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 10 dicembre 2020 alle 10:56
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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