Non è certamente un periodo fortunato per Christian Eriksen, sia in campo che fuori. Il fuoriclasse danese è passato dall'essere il grande acquisto del mercato invernale a panchinaro di lusso, senza contare l'emergenza coronavirus che l'ha costretto pure al trasloco dal suo hotel (ora è in quarantena ad Appiano Gentile) e con la famiglia che in Danimarca sta attraversando difficoltà simili a quelle italiane. 

Una situazione frustrante per l'ex Spurs, come spiega la Gazzetta dello Sport: Eriksen era attivato in Italia con ben altre prospettive. "Perché Eriksen è stato più di un acquisto - si legge -. È stata la dimostrazione di un’Inter tornata a sedersi ai tavoli importanti in sede di mercato. E poi? E poi 348. Trecentoquarantotto minuti complessivi, meno di quattro partite piene. Ma due panchine pesanti, nelle serate contro la Lazio e contro la Juventus, che hanno fatto rumore". Conte ancora non si 'fida' pienamente e gli preferisce elementi che lavorano con lui dall'estate. Ora starà a lui scuotersi e alla squadra metterlo nelle condizioni di sprigionare tutta la sua classe.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 14 marzo 2020 alle 09:13 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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