Inter in panne, ma Inter con lo sguardo già verso il futuro. Lo sottolinea il Corriere dello Sport. "Nella formazione iniziale mercoledì c’erano 6 giocatori nati dal 1991 in poi. Mancini li ha utilizzati tutti insieme non perché intendeva snobbare la Coppa Italia (anzi...), ma perché li riteneva pronti, perché era suo desiderio lanciare un messaggio a Thohir e perché voleva dare un input agli elementi più esperti (su tutti Podolski e Palacio) che in questo momento stanno vivendo un momento di scarsa forma. Le risposte più confortanti sono arrivate da Brozovic (1992) che in mezzo al campo ha mostrato di poter abbinare qualità e quantità, recupero del pallone a inserimenti e buoni lanci. Il ventiduenne croato aveva già impressionato in allenamento e con la prestazione del San Paolo spera di aver convinto il tecnico marchigiano non solo a confermarlo domenica contro il Palermo, ma anche a puntare su di lui con continuità in futuro. Mancini, però, in conferenza stampa ha spiegato di essere rimasto favorevolmente colpito pure da Santon (1991) e da Puscas (1996), gli ultimi due Under 23 che hanno completato il sestetto composto anche da Juan Jesus (1991), Icardi (1993) e Shaqiri (1991). Benzina per la linea verde voluta da Thohir al San Paolo c’era anche in panchina con Dodò (1992) subentrato a Santon, ma anche con Kovacic (1994), Obi (1991), Donkor (1995) e Bonazzoli (1997). E poi ci sono Murillo (1992), acquistato (a 8 milioni più 1 di bonus; per lui contratto da 1,2 milioni a stagione fino al 2020) e pronto a sbarcare in estate, i ragazzi del vivaio che sono stati mandati a fare esperienza (stanno piacendo in particolare il 1993 Crisetig e il 1994 Benassi) e i giovani per il vivaio già presi: l’attaccante José Correia (1996) è arrivato dallo Sporting Lisbona, il difensore Santos de Olivera do Nascimento Italo (1996) dal Vasco da Gama, mentre a luglio sbarcherà anche il difensore Thilo Kehrer (1996) dello Shalke 04". 


 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 06 febbraio 2015 alle 11:44 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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