Come la Gazzetta dello Sport, anche il Corriere dello Sport dà molto spazio al vertice di ieri ad Appiano tra Conte e la dirigenza interista. "Nessun vertice d'emergenza e nessuna resa dei conti, ma solo un normale confronto, lontano da occhi e orecchi indiscreti, come avviene dopo ogni gara", scrive il quotidiano. "La società lo conosce bene (soprattutto Marotta), ha infinita stima di lui e, considerata la sua bravura e i risultati ottenuti, ha chiuso un... orecchio di fronte a quello che viene ritenuto un “classico” sfogo. Nella speranza che certe situazioni non si ripetano così frequentemente. Per quel che riguarda gli acquisti, il club farà il possibile per accontentarlo anche se non pare intenzionato a sforare il budget, soprattutto con operazioni non futuribili".

Entrando nello specifico delle dichiarazioni fatte a Dortmund, "il mirino dell’ex allenatore del Chelsea pare puntato soprattutto sugli elementi confermati che non si adattano al suo sistema di gioco. Non ne fa una questione di impegno o di professionalità, ma di caratteristiche tecniche. Facile pensare a Borja Valero e a Politano, ma anche a Vecino. Probabilmente Conte si riferiva a loro, o ad alcuni di loro, quando nella notte di Dortmund ha detto: «Magari mi sono fidato di alcune situazioni e non avrei dovuto farlo. Questa rosa ha dei limiti». Sul mercato, compresi i bonus, i diritti e gli obblighi di riscatto, l’Inter ha investito oltre 190 milioni. Per soddisfare i desideri del tecnico forse non ne sarebbero bastati altri 50. Ecco perché Marotta all’assemblea degli azionisti ha parlato di «crescita graduale» e sullo scudetto è stato perentorio: «Non è un obiettivo». Anche Conte lo aveva detto, ma accecato dalla rabbia e del dispiacere per il ko di Dortmund, è comunque andato alla carica ed è stato ancora più incisivo rispetto al recente passato. Ieri era già più calmo e positivo".

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 07 novembre 2019 alle 08:41
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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