Il sito Calcio&Finanza propone un'analisi incrociata tra le prestazioni sportive degli ultimi anni e il valore del relativo brand delle principali società europee assegnato dalla società Brand Finance, prendendo come punto di riferimento i punteggi per i vari piazzamenti nelle competizioni Uefa attribuiti dall’Eca e dalla società di consulenza Pricewaterhouse Coopers (PWC) in un recente studio sul sistema dei trasferimenti a livello europeo. Le 17 società analizzate sono poi state inserite in una matrice in base al confronto incrociato tra i dati, in base alla quale stabilire la 'categoria' di merito.

Dal quadro si evince che sia l'Inter che il Milan, così come il Napoli, rientrano nel quadrante meno lusinghiero, quello della 'crescita necessaria', ovverosia delle squadre "che a prestazioni europee mediocri negli ultimi tre anni, accompagnano anche un brand value al di sotto della media. (...) Milan e Inter hanno perso forse il “treno giusto” per scelte societarie sbagliate e politiche errate quando erano al top e potevano godere di “rendite di posizione”; il Napoli invece ha ottenuto risultati altalenanti e, talvolta, sfortunati come l’eliminazione ai gironi di Champions nel 2013 pur avendo totalizzato 12 punti. Le strade per uscire da questo quadrante sono due: investire pesantemente (ma attenzione al vincolo del FFP) oppure cercare oculate soluzioni low cost per sbloccare la situazione con una stagione “sopra le righe”, reimpostando così un modello improntato sulla crescita sportivo/commerciale di lungo periodo. Purtroppo però la prossima stagione sarà senza coppe Europee per le due milanesi. Viene così meno uno dei principi del ciclo di redditività positivo: avere accesso agli ingenti premi garantiti dall’UEFA (soprattutto per chi fa la Champions)". 

Sezione: News / Data: Mar 23 giugno 2015 alle 17:09
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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