Ma davvero questo può essere l'ultimo anno di Javier Zanetti all'Inter? Sì, è possibile, ma non probabile. Era il 5 giugno 1995 quando lui e Sebastian Rambert furono presentati ai tifosi nella Terrazza Martini: nessuno si sarebbe aspettato che quel ragazzotto che sembrava lì per caso sarebbe diventato il capitano del Triplete. Nessuno si sarebbe aspettato di trovarselo ancora in maglia nerazzurra dopo 19 anni. E in pochi si sarebbero aspettati un recupero ottimale e preciso dopo il crac al tendine d'Achille patito nel finale della scorsa stagione.

ANCORA UN ANNO - Un infortunio terribile quello subito a Palermo, uno stadio che evidentemente proprio non parta bene al numero 4 nerazzurro: al Barbera, infatti, Pupi aveva già scontato una pallonata violenta nel 2010-11 che fece tremare tutti. Il problema ai polmoni si risolse, così come si è risolto quello al tendine. E lui ora è lì che si allena alla Pinetina: integro e voglioso di giocare ancora. L'intenzione di Zanetti, infatti, sarebbe quella di continuare per un'altra stagione a fare il calciatore, forse proprio perché sente di aver perso una stagione per colpa del lungo ko. Quest'anno, infatti, il capitano ha giocato soltanto una partita intera, quella con la Sampdoria. Poi, solamente pochi minuti e tanta panchina. Una situazione che non lo gratifica, anche in considerazione delle continue critiche che gli piovono addosso. Si aspettava di giocare di più, nei test è ancora tra i migliori e, sebbene senza far polemica, la condizione attuale non può soddisfarlo.

NO PARAFULMINE - Il Clan dell'Asado, gli allenatori condizionati da lui e Cambiasso, la mancanza di riconoscenza di parte dei tifosi: tutti segnali che non hanno fatto piacere a Zanetti. E poi c'è da chiarire l'eventuale ruolo in società. Cosa dovrebbe esattamente fare? Qual è la proposta? Ok, per uno come lui il club lascia carta bianca, ma a quanto pare Zanetti non ha intenzione di fare il "parafulmine" a tempo pieno. Anche perché, oggettivamente, serve ancora tempo, fatica e denaro per rivedere un'Inter ai vertici del calcio italiano ed europeo.

TENTAZIONE MOU? - E così l'offerta di José Mourinho (che però è ancora tutta da verificare) diventerebbe allettante. Un anno ancora da giocatore e poi la prospettiva di diventare un dirigente di altissimo livello, affiancato da un mostro sacro come Mou e dal suo agente Jorge Mendes. Il tutto, senza contare l'aria salubre che si respira in Premier League e l'altissimo livello sportivo del Chelsea, al momento imparagonabile con il club nerazzurro. Tutte tentazioni che Zanetti potrebbe prendere realmente in considerazione. Mazzarri pare aver compiuto definitivamente le sue scelte, adesso starà a Erick Thohir capire cosa e quanto chiedere a una bandiera come Javier Zanetti. Però, va ribadito un concetto: al di là della concretezza di questa voce sul Chelsea (al momento è solo tale, ovvero una voce), l'amore e la passione per i colori nerazzurri sono sempre al primo posto per lui e la sua famiglia. E si sa: al cuor non si comanda.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 22 febbraio 2014 alle 11:28
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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