Dopo le anticipazioni di questa mattina, arrivano altri stralci dell'intevista rilasciata da Romelu Lukaku a France Football e in uscita domani. “A volte devi saper lavorare per la squadra, in tutta umiltà, senza necessariamente coglierne direttamente i frutti, soprattutto quando senti che non è il tuo giorno - racconta il belga -. Quanto agli osservatori, credo che ormai quasi tutti percepiscano questa mia intelligenza nel gioco e questo mi rende davvero super felice (...). Ancora una volta, le persone si stanno rendendo conto che quando gioco penso, cercando di sincronizzarmi con il resto della squadra: è fantastico. Qui a Milano l'hanno capito tutti, che fossero i tifosi o i giocatori. Devo anche ringraziare i miei compagni di squadra, che hanno saputo identificare che tipo di giocatore fossi".

"In Italia la vittoria viene prima di tutto - continua Big Rom -. C'è una grande differenza nell'approccio delle partite tra qui e l'Inghilterra. Mi concentro su quello che devo fare perché i due campionati non sono uguali. Tatticamente, per quanto riguarda il mio posizionamento e i miei movimenti, non devo sbagliarmi. Mai. Negli ultimi cinque mesi sono stato uno dei migliori 5 attaccanti, sì! Potrebbero esserci giocatori che hanno segnato più goal ma ... (ci pensa e poi racconta il numero di gol che ha segnato di recente, ndr). No, no, anche 5 va bene. Non voglio dare la classifica, ma io sono uno di loro (ride, puntando le dita della mano sinistra una per una, ndr)". 

"Nel mio ruolo devi capire, prendere informazioni - racconta ancora il bomber dell'Inter -. Molti giocatori guardano la palla quando accelerano, io la spingo relativamente lontano per poter osservare cosa sta succedendo intorno. Le partite contro Brasile e Giappone all'ultima Coppa del Mondo sono un buon esempio di queste situazioni. Contro i brasiliani (vittoria per 2-1 nei quarti, ndr), faccio scivolare la palla a Kevin De Bruyne perché vedo che Marcelo sta facendo marcia indietro ed è sbilanciato. È alle calcagna, so che è morto! Contro il Giappone (vittoria per 3-2 agli ottavi, ndr) tutto avviene senza palla, ma è lo stesso discorso. Devo liberare lo spazio per Meunier e far scorrere il pallone per Chadlli. Tutto dipende dal fatto che tu sia in grado o meno di capire il gioco".

VIDEO - ALLA SCOPERTA DI... - MARCOS PAULO, PROSPETTO DA TOP PLAYER

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 07 dicembre 2020 alle 19:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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