"Spalletti è un grande allenatore, ma penso che non mi abbia voluto tenere: l'Inter resta nel mio cuore, credevo di restare, ma alla fine hanno scelto altri giocatori". A un giorno dalla sfida con il suo passato, in esclusiva per Sportmediaset, Rafinha racconta la sua verità sulla scelta del club nerazzurro di non esercitare in estate il diritto di riscatto per prelevarlo dal Barcellona.  

"So che in estate i tifosi si sono mobilitati e che hanno creato anche l'hashtag #riprendirafinha: una dimostrazione di grande affetto che ho ricambiato dando tutto me stesso e ricambio tuttora - ha aggiunto il brasiliano -. A Milano sono stato benissimo, un'empatia immediata e naturale. Ancora oggi sono in contatto con i compagni, lo staff medico e i dirigenti: purtroppo però le porte poi si sono chiuse e non penso si possano riaprire. Ma ora sto bene al Barcellona, sono in un ottimo momento".

Il centrocampista di San Paolo, poi, si concentra sulla gara di Champions di domani: "Si sfidano le due squadre in testa al girone, l'Inter è forte e spero tanto possa andare avanti in Champions. Per me è una sfida speciale, che spero possa regalare grandi emozioni. Certo, se dovessi giocare e segnare, per rispetto non esulterei: i nerazzurri sono sempre una parte di me".

Chiosa dedicata al futuro, con un ritorno in nerazzurro che - a detta del diretto interessato - sembra irrealizzabile: "A Milano ho molti amici, mi sento spesso con Icardi, lì sono stato benissimo, mi sentivo parte di una famiglia, ho vissuto momenti esaltanti come la qualificazione in Champions conquistata con la Lazio e soprattutto sono tornato a giocare dopo una lunga assenza. Detto questo, però, penso che le porte si siano chiuse questa estate".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 23 ottobre 2018 alle 12:03
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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