Giornata di vigilia della finale di Europa League a Colonia con le rituali conferenze stampa di tecnico e giocatori che prendono il via. A prendere per primi la parola, dalla sala stampa del RheinEnergie Stadion della città tedesca, sono i rappresentanti dell'Inter, il tecnico Antonio Conte e i giocatori Samir Handanovic e Diego Godin. Queste le dichiarazioni del tecnico nerazzurro: 

Tu in carriera hai giocato tantissime finali vincendone qualcuna, però alleni una squadra con pochi giocatori che sono arrivati fino in fondo a certe competizioni. Spiegherai qualcosa?
“La cosa semplice da spiegare è che da calciatore ne ho giocate tante di finali, ho vinto ma ho anche perso tanto. Quello che mi sono accorto è che la gente si ricorda solo di quando vinci, ho vinto una Champions ma ne ho perse tre. Però nella storia rimane la vittoria, è così. Ci deve essere l’entusiasmo di un percorso importante in Europa League che darà esperienza ai calciatori per il futuro. Dobbiamo essere orgogliosi di aver raggiunto una finale dopo dieci anni per un club come l’Inter, però la storia la scrive chi vince. Ci si ricorda solo di chi ha vinto: è un peccato ma anche una spinta per dare il massimo”.

Al primo anno hai sempre vinto qualcosa, quando hai preso l’Inter al primo giorno hai detto di voler avere la percezione di vincere anche solo all’1%. Quando ti sei reso conto che la squadra poteva arrivare fino in fondo?
“Quando ho accettato volevo sentire la possibilità di vincere qualcosa. Tutti coloro che hanno lavorato con noi questa percezione hanno notato che è cresciuta di giorno in giorno, ho trovato un gruppo encomiabile con grande voglia di lavorare e di mettersi a disposizione per fare qualcosa da protagonisti. Alla fine di tutto siamo stati competitivi in ogni competizione, la percezione è aumentata col passare dei giorni e lavorando, vedendo che le idee attecchivano e la gente ci credeva. Così è aumentato anche il coraggio, così sono aumentate anche le nostre possibilità di vincere qualcosa di importante come l'Europa League. Ma dobbiamo dimostrare di meritarlo contro una squadra difficile e abituata a questa competizione. Ma siamo qui e daremo tutto per dare una gioia a noi, i tifosi e il club".

Cosa le fa paura del Siviglia?
"La parola paura non fa parte del mio vocabolario e non deve fare parte di quello dei calciatori. Stimiamo il Siviglia, la loro storia nella competizione, ma se siamo qui è perché abbiamo le nostre carte da giocarci e vogliamo farlo nel migliore dei modi".

Ha mai pensato che potrebbe essere la sua ultima con l'Inter?
"Io sto pensando a fare la conferenza stampa di una finale di Europa League insieme a due campioni. Domani cercherò di vivere la finale. Vivo i momenti, questo ho imparato nella mia carriera. Penso a quello che è ora e voglio viverlo a 360° senza rimpianti". 

VIDEO - 20/08/2005 - LAMPO DI VERON, L'INTER STRAPPA LA SUPERCOPPA ALLA JUVE

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 20 agosto 2020 alle 17:12
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print