Lui a voler andare via? Probabile. L'addio di Zlatan Ibrahimovic all'Inter di un anno e mezzo fa però fa ancora discutere, e lo svedese accusa José Mourinho di averlo ceduto: "E' stato il portoghese a volermi mandare lì, ma ancora non mi ha mai spiegato la motivazione di tutto ciò. Ci sentiamo spesso ancora oggi, ma di questo non mi ha mai parlato", sono le parole di Zlatan. Poi lo svedese continua: "Mi sento il giocatore più forte al mondo. Se non lo pensi non esci al cento per cento. Per me essere secondo non esiste. Giocherò ancora per tre anni al massimo, perchè bisogna smettere quando sei al top".

Intervistato da Vanity Fair, Ibrahimovic parla anche del suo rapporto con i tifosi dell'Inter:  “primo: bisogna capire se sono arrabbiati davvero o lo fanno per politica. Secondo: se sei un vero tifoso sei contento di quello che ho fatto per Inter. Questo almeno e’ rimasto a me: un ricordo positivo. Attaccamento alla maglia? Quando sono andato dalla Juve all’Inter, allora? Anche quel passaggio non era semplice”. Per lui non è stato possibile tornare all'Inter, perché "non c’era interesse da parte della societa’. E comunque il mio motto e’: non si torna indietro mai. Perché non potrei fare meglio di quello che ho fatto".

Poi fa altre considerazioni su Mourinho: "Con Mou siamo simili perche’ parliamo chiaro e concreto. Mi dispiace solo che abbiamo lavorato insieme per poco, un anno. Ma in un anno abbiamo fatto grandi cose. Se mi chiamasse al Real Madrid? No. Sono un giocatore del Milan adesso, e non penso ad altro. Com'era Mourinho? In campo mi ha urlato tante volte, e se non giocavo bene mi insultava anche davanti agli altri, ma questo e’ giusto. Mourinho in campo si trasformava come noi giocatori".

Sezione: FOCUS / Data: Mar 30 novembre 2010 alle 14:03
Autore: Fabrizio Romano
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