"Dopo l'espulsione di Van Dijk al 36' del primo tempo, la pratica pareva una formalità. Invece l'Inter si è incartata tra leziosismi (addirittura irritante Shaqiri), errori (di D'Ambrosio che ha spalancato la porta a Mackay-Steven) e una mancanza di maturità che è sintomatica per una squadra che soltanto da pochi mesi ha iniziato a giocare un calcio propositivo come dovrebbe essere nel dna dell'Inter". Lo evidenzia oggi Tuttosport, nell'analisi a freddo dell'1-0 al Celtic, battuto per la prima volta nei 90 minuti. "A traghettarla oltre l'ostacolo, il terra-aria di Guarin, ma soprattutto la sapienza di Roberto Mancini che a metà ripresa è passato al 4-2-3-1, che ha azzeccato i cambi e preso in mano la bacchetta del direttore con tanto di pizzini per i difensori. Ne è venuta fuori una vittoria condita dagli applausi convinti di San Siro nerazzurro che ha dato una buona risposta agli appelli di Erick Thohir (quasi quarantamila i paganti) e che ha eletto il Mancio come l'emblema del pride nerazzurro". 

 

 
  
 

 

 
 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 27 febbraio 2015 alle 13:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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