Per celebrare i 70 anni, Aurelio De Laurentiis ha rilansciato una lunghissima intervista al Corriere dello Sport. Ecco qualche stralcio.

Ripensando alle gioie e ai dolori: le fa male ancora quello scudetto perduto un anno fa? 
"Ma no, perché moralmente lo abbiamo vinto noi. Io so che quel titolo è nostro, ci eravamo arrivati con un gioco meraviglioso e unanimemente riconosciuto. Però so anche che nel calcio esistono agenti esterni - non i calciatori, non gli allenatori - che finiscono per essere condizionanti: e quando questi fattori verranno sconfitti e si potrà parlare di credibilità, allora certe cose non accadranno". 
 
Quagliarella è una splendida idea, saprebbe di risarcimento del destino per un uomo che nella sua unica stagione napoletana è stato “annullato” da una vicenda dolorosa. 
"E credo che meriterebbe questa occasione. Io penso che non sia una questione economica né per noi e neanche per lui, ma una soluzione romantica per chiudere la propria carriera in quella Napoli che lui, per quello che gli è successo, non ha potuto vivere come avrebbe voluto, e cioè gioiosamente". 
 
Il futuro di Insigne dipende da Raiola? 
"Insigne ha vissuto un periodo di appannamento, che ha inciso nella sua psicologia. Quando ritroverà la condizione, si sentirà più libero nelle sue giocate. E dopo quell’appuntamento a casa di Ancelotti, presente Raiola, il caso non è più esistito". 

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 24 maggio 2019 alle 10:16 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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