La Gazzetta dello Sport torna oggi a evidenziare l'importanza cruciale di Radja Nainggolan, vero e proprio imprescindibile per l'Inter. E i fatti lo dimostrano. "Perché è vero che senza Radja Nainggolan l’Inter ha trovato una nuova svolta tattica con il 4-3-3, ma è altrettanto vero che senza il Ninja si fa tremendamente fatica a vincere - si legge -. Tra campionato e Champions l’Inter ha disputato 16 partite, undici con Radja in campo e cinque senza. E il confronto non regge. Nelle undici sfide col belga, l’Inter vanta l’82 per cento di vittorie, diviso in nove successi, un pareggio e una sconfitta (in casa con il Parma alla terza giornata di Serie A); mentre senza il belga le sconfitte sono tre (Sassuolo, Barcellona e Atalanta, tutte partite perse tra l’altro in trasferta), a fronte di una sola vittoria, nella trasferta dell’Olimpico contro la Lazio, proprio nel giorno del passaggio al 4-3-3".

Ed è ovvio il rimpianto soprattutto per l'ultima partita con l'Atalanta. "Poi non è detto che con Nainggolan in campo a Bergamo le cose sarebbero andate diversamente, però tra le tante note stonate è stata lampante l’assenza di leadership nel momento di massima difficoltà, di qualcuno che sapesse scuotere i compagni, trascinarli solo con uno strappo o una scintilla fuori dal pantano in cui l’Inter sembrava essere sprofondata durante la sfida contro l’Atalanta - sottolinea la rosea -. Ora Radja sta sfruttando la pausa per tornare al top in vista di Tottenham, Roma e Juve, tre trasferte decisive per le ambizioni future. Il concetto è chiarissimo: l’Inter non può fare a meno del suo giocatore simbolo".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 16 novembre 2018 alle 08:39 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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