"Non esiste alcun dossier arbitrale dell’Inter. Soltanto un fastidio crescente - pur nella consapevolezza che questa flessione di risultati ha anche altre spiegazioni -, che trova terreno fertile nel fatto che nelle ultime sei partite ufficiali il club nerazzurro ritiene di aver subito altrettanti torti. Tutti pagati in termini di punti, tranne che in occasione del derby, quando la vittoria è arrivata comunque grazie alla magia di tacco di Palacio". Così la Gazzetta dello Sport riporta i malumori di casa Inter in merito delle continue e macroscopiche sviste arbitrali che stanno oggettivamente togliendo punti alla squadra di Mazzarri. "I più recenti episodi in questione sono ormai noti, ma vale la pena ricordarli. L’8 dicembre, Inter-Parma 3-3, c’è un fallo di Acquah su Alvarez. Il 15, Napoli-Inter 4-2, ecco la trattenuta di Maggio su Palacio. Senza dimenticare un’espulsione di Alvarez molto fiscale. Il 22 dicembre, Inter-Milan 1-0, viene ignorato un evidente fallo di Zapata sullo stesso Palacio. Il 6 gennaio, Lazio-Inter 1-0, non viene vista una trattenuta di Dias su Rolando. Il 9 gennaio, Udinese-Inter 1-0 in Coppa Italia, non viene punita una chiara trattenuta di Domizzi su Milito. Lunedì scorso una doppia beffa, perché all’annullamento del secondo gol di Nagatomo per un fuorigioco inesistente si somma il penalty negato malgrado Cesar colpisca Botta - specifica la rosea -. In questa galleria degli orrori, tre episodi vengono ritenuti gravi perché evidentissimi ma non sanzionati: i rigori contro Milan e Udinese e il gol annullato a Nagatomo, col guardalinee che ha proprio davanti a sé Dramé, che tiene in gioco di un metro il giapponese. Il tutto aggiorna una statistica che dà corpo al malcontento nerazzurro: malgrado uno degli attacchi più prolifici, all’Inter non è stato assegnato alcun penalty nelle 20 giornate di questo campionato, mentre nelle ultime 46 ne sono arrivati solo due. Difficile dunque stare zitti e aspettare tempi migliori".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 16 gennaio 2014 alle 10:06 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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