Il primato virtuale in classifica del Milan poggia saldamente sui risultati ottenuti negli scontri diretti, un dato da non sottovalutare perché i precedenti dicono che la squadra campione a fine campionato ha vinto anche la 'Superlega', il torneo d'élite tra le prime 7 italiane, quattro volte su cinque. (l’eccezione è stata due anni fa la prima Inter di Conte). E' quanto sottolineato nel suo 'punto' per La Repubblica da Paolo Condò, che ha provato a fare le carte alla Serie A 2021-22: "Se le cifre di questa Superlega nostrana testimoniano il diritto del Milan a essere lì, il calendario che rimane è favorevole all’Inter - si legge -. Il mal di pancia negli scontri diretti (ha battuto solo Napoli e romane) è riscattato dal percorso quasi netto con le altre squadre, quelle dalla Fiorentina in giù: 13 vittorie e un pareggio (a casa Samp) dimostrano la capacità di non farsi incartare mai da chi ti è inferiore. Le proiezioni dicono che di qui alla fine l’Inter potrebbe perdere pochissimi punti, chiudendo nella zona 85-90 che è quasi sempre scudetto. Ma occhio ai pericoli lungo il cammino: domani, per esempio, a San Siro arriva il Sassuolo, la squadra della meglio gioventù che sceglie con cura le vetrine nelle quali esporsi, privilegiando le più liquide. Quest’anno gli Scamacca boys hanno già vinto proprio qui col Milan, e allo Stadium contro la Juve. Ci riproveranno. L’Inter in casa, comunque, è sempre a proprio agio: con 29 punti raccolti su 36 è la migliore, e questa classifica spiega la stagione complicata dell’Atalanta, che a Bergamo di punti ne ha fatti 12, una miseria. Il primato in trasferta — 30 punti contro i 29 del Milan — non le basta per riequilibrare". 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 19 febbraio 2022 alle 13:24
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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