"Il calcio dell’Inter non è il calcio di Spalletti". Lo scrive oggi il Corriere dello Sport, che poi tenta di spiegare quasta presa di posizione netta: "L’Empoli, l’Udinese, la prima Roma, lo Zenit, la seconda Roma, tutte giocavano meglio dell’Inter. Ma questa premessa non va tradotta in un passaggio a vuoto dell’allenatore. Al contrario. Va tradotta nell’arricchimento della carriera di un allenatore che ha dato ad ogni sua squadra un’impostazione di gioco offensivo e che ora, avendo a disposizione un materiale diverso, lo sta elaborando con una linea diversa", si legge. 

Pesa, in tal senso, l'assenza di elementi di qualità in mezzo al campo. E il quotidiano fa gli esempi di Pizarro, Pjanic, Hamsik, Nainggolan. "Ha solo dei regolaristi, bravi, speciali, ma regolaristi. A cui Spalletti ha dato l’incarico di organizzare la squadra partendo dalla difesa - si legge -. Al San Paolo, la difesa dell’Inter è stata superiore all’attacco del Napoli. Grazie ad Handanovic, certo, ma anche grazie a un’organizzazione che questa squadra aveva perso negli ultimi anni. La sua forza difensiva è la diversità dell’Inter".  

Sezione: Rassegna / Data: Mar 24 ottobre 2017 alle 09:15 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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