Ai microfoni di Rai Sport, Andrea Stramaccioni debutta parlando del nuovo disegno tattico dell’Inter: “Sono soddisfatto dalla prestazione dei ragazzi, siamo tornati ad essere noi dopo averne parlato tanto in settimana. Possiamo anche perdere altre partite ma mai più come a Siena. La risposta è stata prima di tutto mentale, la squadra oggi ha dimostrato di non essere morta e vuol dire la sua fino alla fine”. Si commenta anche lo striscione della Curva che invitava il gruppo a non mancare loro di rispetto, e Strama concorda: “Siamo d’accordo con loro, mai come oggi. Fino a mezzanotte si può piangere poi spunta la voglia di far vedere che non era vero. Ci siamo ancora e ci proveremo fino alla fine”.

Respinto l’assalto del Milan, ma per la lotta al terzo posto la chiave sarà il derby? “Sarà una partita speciale, non vediamo l’ora di giocarlo. Ma prima giocheremo due partite di Coppa e la gara di Firenze. Da domani mattina lavoriamo per mantenere questo atteggiamento”. Anche con Kovacic l’Inter avrebbe mantenuto lo stesso equilibrio dimostrato con Gargano? “Credo che Kovacic sia un giocatore che ha caratteristiche diverse dai miei altri centrocampisti, quando lo schiererò vedremo. Il nostro tridente offensivo è unico al mondo, non c’è nessuno dei tre che ama giocare largo o più basso, quindi gli altri sette giocatori sono chiamati ad un extra. Ma a tratti vedere l’Inter giocare è spettacolare”. Strama comunque non vuol sentire parlare di svolta: “All’andata parlammo di svolta dopo sei vittorie; questa sera abbiamo meritato ampiamente la vittoria con una squadra che ha fatto soffrire Lazio e Juventus”.

Adesso c’è da affrontare la trasferta di Firenze, dopo sei trasferte con un solo punto. C’è da preoccuparsi? “Beh, all’andata abbiamo stabilito un record di 10 vittorie. A Firenze sarà match da tripla, l’importante è giocare sempre da Inter, perché tifosi e società meritano sempre l’atteggiamento giusto”. Ma Strama ha mai pensato di non arrivare a fine stagione? “No, in questo il mio presidente è fantastico. Dopo la gara col Siena ci siamo sentiti e lui quasi mi consolava. E’ un nostro punto di forza, come i calciatori che sono un gruppo straordinario. Io ragiono come se ogni partita fosse l’ultima, e sono 10 giorni che non leggo giornali”.

Sezione: News / Data: Dom 10 febbraio 2013 alle 23:23
Autore: Christian Liotta
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