Nel corso di un'intervista rilasciata a Il Mattino, l'ex difensore dell'Inter Tarcisio Burgnich racconta la sua esperienza al Napoli, dove arrivò dopo aver vinto tutto con la Grande Inter e dove racconta di aver vissuto "una seconda giovinezza, con Luis Vinicio prima e Bruno Pesaola poi. E' stata un'avventura fantastica della mia vita". Arrivata dopo un addio ai nerazzurri difficile "anche per il modo. Ero già reduce dalla delusione in Germania Ovest, dove con l’Italia al Mondiale del 74 eravamo usciti al primo turno e ci avevano accolti al ritorno con i pomodori. Io andai ad Appiano e mi sorpresi incontrando Franco Janich, il direttore sportivo del Napoli, che venne incontro sorridente e mi disse: Adesso sei dei nostri, faremo grandi cose insieme. Come, dei vostri? Dei vostri, chi? Mi avevano ceduto senza dirmi nulla, dopo 12 anni. Mica avrei fatto problemi, mica ero un ragazzino. Ma ditemi qualcosa voi dell’Inter che siete stati la mia famiglia per quasi tutta la mia vita calcistica".

La Roccia ricorda anhce la figura di Helenio Herrera: "Ha cambiato la vita non solo a me. Ma era un tipo duro, pesante. O stavi a sentire quello che diceva lui o non ci potevi andare d’accordo. Era stato povero, molto povero, e ci esortava a non buttare via i soldi. Aveva la mania dei ritiri, multava chi giocava a carte. Vinicio no, faceva del dialogo l’arma in più, più permissivo. Eravamo un grande gruppo al Napoli, eravamo uniti. Con la sua zona abbiamo sfiorato lo scudetto. E mi sono divertito". 

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Sezione: News / Data: Mer 24 aprile 2019 alle 15:41 / Fonte: Ilnapolionline
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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