Bruno Conti ha parlato in esclusiva al Corriere dello Sport e ha ricordato anche un aneddoto del suo addio al calcio. "Le ho detto che ricordo tutto, si figuri se dimentico quella sera. L’ultimo anno con la Roma è stato sofferto. Con Ottavio Bianchi non mi trovavo. In una partita col Bordeaux vincevamo cinque a zero e lui mi fece entrare solo perché il pubblico invocava il mio nome. Quella sera decisi di smettere. Altre squadre mi volevano. Ma io avevo deciso di finire con la mia maglia, quella giallorossa. Anche per mio padre. Così arrivammo alla sera della partita di addio, contro una selezione di campioni di tutto il mondo che erano venuti per me. Il giorno prima avevamo perso la Coppa Uefa con l’Inter e io temevo non ci fosse nessuno allo stadio. Eravamo andati, come fosse una partita vera, in ritiro in un albergo. E Liedholm che ci allenava comunicò la formazione. Quando arrivò alla maglia numero sette disse, dopo una pausa, “anche se avevo idee diverse stasera la dobbiamo dare a Bruno, perché è la sua festa”". 


 

 

 

 

 
 

Sezione: News / Data: Sab 24 ottobre 2015 alle 13:53 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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