"Cassano sta dando un grandissimo contributo, ma credo che l'Inter è di tutti i calciatori. Il dato più importante è quello difensivo, perché davanti siamo sempre stati pericolosi anche quando le cose non andavano. Stiamo lavorando tanto su questo. Oggi abbiamo concesso una palla ad Almiron all'inizio, poi poco o niente contro una squadra importanti in attacco". Così Andrea Stramaccioni a SkySport. "Il tridente? Volevamo dare un segnale che l'Inter avrebbe cercato di vincere sfruttando anche le qualità di giocatori fisicamente importanti come Mudingayi. Secondo me il risultato è stato positivo perché anche con Alvarez abbiamo costruito tanto senza concedere dietro".

Poi sulla classifica. "Ripeto: al momento non la guardiamo perché siamo in crescita. Le altre, Lazio, Napoli e Juve hanno cambiato pochissimo. Noi invece tanto. Il dato positivo è che oggi, soprattutto la ripresa, è stata una partita bellissima, in cui abbiamo creato parecchio e concesso poco".

Si va sulla qualità del centrocampo, che da studio Massimo Mauro definisce 'bassa'. "In questo bisogna capire e analizzare con intelligenza la nostra squadra. Non è vero che non abbiamo qualità, forse non abbiamo un playmaker puro. Sneijder, ad esempio, è un playmaker più avanzato. Ma nella ripresa siamo stati anche fluidi nell'andare a concludere come mai in passato".

Perché Obi a destra e Zanetti a sinistra? "Secondo me, senza Nagatomo, era il migliore da poter utilizzare su Gomez e in questo ha fatto benissimo: finché Joel è stato in campo, Gomez non si è visto. Poi abbiamo cambiato per Marchese che ci dava fastidio, e col 4-4-2 ne abbiamo limitato l'azione".

Poi arriva il momento della moviola e del presunto rigore di Guarin su Gomez (ma si vede chiaramente che l'argentino si getta prima del contatto). "Qui mi sono arrabbiato perché siamo andati a saltare in 5 sul corner a favore lasciando campo al contropiede. Un errore che avremmo potuto pagare caro. Era un episodio in cui potevamo subire il pari, perché Gomez nell'uno contro uno con un avversario più alto può andare via facile". Ma non commenta il replay. "Gomez da noi a gennaio?", gli chiede di mercato Di Marzio, "Loro giocheranno il ritorno in nerazzurro e noi in bianco, quindi sì", scherza il tecnico. 

Ai microfoni di Mediaset Premium, Strama commenta la rete del 2-0 di Palacio: "Secondo me un gran gol che ha chiuso una partita difficile. Il primo tempo abbiamo sorpreso la linea difensiva del Catania - spiega il tecnico -, con il gol di Cassano, l'occasione di Palacio e i due fuorigiochi fischiati a Milito. Nel secondo tempo ho dovuto cambiare, loro ci attaccavano con Gomez e Almiron, penso sia stato il migliore finora messo in mostra. La cosa principale è aver dato un equilibrio globale che ci permette di essere più squadra rispetto al passato. Adesso stiamo lavorando sulla qualità. Il primo tempo, ripeto, è stato qualcosina bene, qualcosina male, il secondo tempo invece mi è piaciuto molto di più.

Sneijder? È un giocatore dell'Inter, è importante, ma mi piace pensare che una grande squadra come l'Inter non debba prescindere da nessun singolo. La gestione dei giocatori in Europa? Il fatto di giocare giovedì a San Siro cambia molto le cose rispetto alla partita in Azerbaigian. Nella trasferta contro il Neftchi il problema era un altro, ossia la tipologia di un viaggio estenuante. Giovedì sarà una partita importantissima per la classifica del girone di Coppa. Juve-Napoli? Noi eravamo in riunione tecnica, ma se l'Inter non avesse battuto il Catania quel risultato avrebbe avuto meno importanza per noi".

A Cielo, il tecnico nerazzurro ha poi aggiunto: “Delle quattro squadre avanti, Juve, Napoli e Lazio hanno cambiato poco nell’undici base. Noi dobbiamo trovare e rodare i meccanismi. Prima s’impara l’alfabeto, poi viene l'aggettivo e il verbo. Poi si fanno le frasi. Non si possono fare subito le frasi. È stata una partita equilibrata nel primo tempo, nel secondo abbiamo giocato alla grande. Forse si è vista l’Inter più spettacolare dell’anno”. Dopo il siparietto con Simona Ventura sulla sua "boccuccia" (“Anche mia moglie me la fa notare”, dice il tecnico), Strama parla della mentalità che si deve tenere. Si pensa gara per gara: “Dobbiamo arrivare concentrati alla prossima partita. La forza delle grandi squadre è pensare gara per gara. Ora pensiamo al Partizan”.

Alessandro Cavasinni - Daniele Alfieri

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 21 ottobre 2012 alle 17:26
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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