Ultimo dubbio, quasi in salsa amletica: essere o non essere ancora presidente? Se lo sta domandando Massimo Moratti, messo sotto pressione dalle avance di Erick Thohir. L'indonesiano, come i suoi soci, sa dell'importanza anche strategica di mantenere Moratti sulla poltrona presidenziale e spinge per tale soluzione. Con Moratti ancora al suo posto, la cordata asiatica guadagnerebbe in simpatia e fiducia nei confronti della maggioranza dei tifosi, nonché in immagine e concretezza all'interno del calcio italiano. Una mossa, insomma, sia politica che di sostanza.

“Il mio ruolo? Non lo so, ci devo riflettere”, continua a ripetere l'attuale presidente nerazzurro, che da un lato è evidentemente tentato dalla proposta, mentre dall'altro vorrebbe disimpegnarsi anche per ragioni fisiologiche. Da parte sua non c'è grande interesse a mantenere la poltrona e ben altri sono i pensieri che gli affollano la mente.

Da capire, infatti, ancora il numero di consiglieri che andranno a formare il nuovo CdA: al momento, prevale la linea dei 7 (3 di parte Moratti e 4 di Thohir), ma, come ha spiegato bene lo stesso presidente, dipenderà tutto dalle percentuali di ripartizione.

E intanto potrebbero ulteriormente slittare le firme, che certamente non arriveranno oggi e, forse, nemmeno venerdì. Facezie burocratiche che verranno messe a post al più presto. Poi sarà l'Inter di Thohir e, ancora, l'Inter di Moratti. Sempre presidente? Dubbio amletico.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 02 ottobre 2013 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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