Casemiro, Paulinho, Fernando, Guarin, Kucka, Romulo. In linea di massima, per la casella di centrocampista giovane e dinamico di cui Ranieri avrebbe bisogno per dare respiro ai senatori, sono questi i candidati principali. Una 'sfida' ancora tutta da definire, che però non esclude new entry anche a sorpresa. Finora l'unica certezza è che l'Inter ha lavorato su più tavoli per cercare di capire i costi di ogni singola operazione. Tutte interessanti e potenzialmente utili alla causa nerazzurra, quindi non resta che aspettare che i tempi maturino e che le cifre si abbassino, nella speranza che la concorrenza non le faccia lievitare al momento di raccogliere quanto seminato. Già, perché il budget da investire non lievita al contempo e per concludere determinate operazioni, oltre a garanzie di natura tecnica (discorso che chiama in causa Ranieri) servono anche opportunità finanziarie. 

SERVONO SOLDI - Tra i sopra citati, al momento, colui che costerebbe di più è Fernando, che il Porto valuta una ventina di milioni. Il Polpo, oggetto del desiderio di molti club a livello internazionale, viene considerato un elemento essenziale dai Dragoes, il che si traduce in cifre alte. E la bottega biancoazzurra, è noto, non concede molti margini di trattativa. Stesso discorso per Guarin, il quale però non sembra considerato 'incedibile' dalla dirigenza del Porto, quindi verrebbe lasciato libero per una decina di milioni. Su questa cifra si aggira anche il valore assegnato dal San Paolo a Casemiro, anch'egli nella lista dei cedibili al miglior offerente, mentre per Paulinho e Romulo potrebbero bastare 7-8 milioni di euro (però è l'Inter che non è totalmente convinta di entrambi). Infine il discorso Kucka: non è ancora certo, ma a quanto pare i nerazzurri attenderanno giugno per acquistare dal Genoa la seconda metà del cartellino, che Preziosi valuta tanto, circa 7 milioni di euro. Cifra che, considerata la prima parte di stagione e l'infortunio che oggi tiene lontano dai campi lo slovacco, viene definita esagerata in Corso Vittorio Emanuele.

MARIGA, L'INNESTO A ZERO COSTI - Dunque, come si muoverà la società per rafforzare la mediana senza farsi prendere per il collo dal punto di vista economico? Nei prossimi giorni se ne saprà di più, anche se la sensazione è che prima si attenderanno i prossimi impegni in campionato, soprattutto il derby, per capire le reali ambizioni della squadra. Resta il fatto che il centrocampo un altro innesto lo reclama, un giocatore che dia energia e garanzie sia a Ranieri sia al club. E che non costi troppo. In tal senso, viene troppo spesso dimenticato che l'Inter è ancora proprietaria del cartellino di McDonald Mariga, acquistato dal Parma nel gennaio 2010 e ceduto in prestito oneroso alla Real Sociedad la scorsa estate. Il keniota, 'strappato' al Manchester City vittima di un cavillo burocratico, è stato accolto proprio da Mourinho che ha dato il consenso al suo acquisto (valutazione di 10 milioni di euro complessivi) e lo ha schierato in campo nel finale di una delle più importanti partite della storia recente nerazzurra: al Camp Nou contro il Barcellona nella semifinale di ritorno di Champions League. Un attestato di fiducia in un momento a dir poco critico, con la squadra che pativa il forcing offensivo dei blaugrana. Significa che il giocatore c'è.

SE MOU E MANCIO SI FIDANO... - Non ancora 25enne, Mariga è stato a lungo considerato uno dei migliori prospetti del calcio africano ma dopo la sostituzione Benitez-Leonardo nella scorsa stagione è in pratica sparito dal campo. Il tecnico brasiliano, infatti, non lo vedeva di buon occhio nel proprio centrocampo (solo piedi 'buoni' nella sua idea tattica) e lo ha accantonato al punto da invogliarlo a cambiare aria. La cessione è stata infatti una sua espressa richiesta, per non perdere un'altra stagione in panchina. Energia, piedi 'decenti' e presenza fisica non indifferente fanno del keniota un giocatore adatto alla mediana nerazzurra di oggi, che manca di questo tipo di elemento. Non sarà sponsorizzato come Fernando, ma le doti di polpo non gli mancano e se sentisse intorno a sé fiducia e giocasse con una certa continuità forse l'Inter non avrebbe bisogno di cercare altrove spendendo denaro senza neanche troppa convinzione. Sarebbe un peccato acquistare infatti un giocatore che gli somiglia per poi verificare sul campo che non gli è superiore. Dopotutto, se prima Mourinho e poi Mancini hanno chiesto espressamente il suo acquisto per rinforzare il proprio centrocampo, un motivo deve pur esserci. Pertanto, invece di considerarlo potenziale merce di scambio per altre operazioni, forse sarebbe il caso di richiamarlo per dargli la possibilità di dimostrare il proprio valore, potenzialmente enorme.

VANTAGGIO ANCHE FINANZIARIO - Inoltre, non va sottovalutato nelle strategie di mercato dell'Inter che risparmiare almeno 8 milioni di euro potrebbe rappresentare un altro vantaggio: la possibilità, cioè, di reinvestire quel budget in un altro tipo di obiettivo, magari sull'esterno di cui Ranieri ha tanto bisogno, visto che per la difesa è stato già preso Juan Jesus. Avere a disposizione qualche spicciolo in più da dedicare al laterale consentirebbe agli uomini di mercato nerazzurri di intavolare trattative più impegnative dal punto di vista finanziario, per giocatori più blasonati o con valutazioni superiori ai parametri nerazzurri. Un aspetto, questo, da non trascurare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 02 gennaio 2012 alle 14:26
Autore: Fabio Costantino
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