Si parla tanto, tantissimo di lui. Eppure, in pochi l'hanno studiato veramente. Lucas è un elemento tutto da seguire, nei suoi minimi dettagli. Un talento puro che è sogno al momento proibito per l'Inter, ma in futuro chissà. Intanto, FcInterNews.it ha realizzato un'indagine completa di quello che è stata la sua annata finora con la collaborazione della nostra corrispondente in Brasile Jessica Corais. Un anno di alti e bassi, con il tecnico Emerson Leão un rapporto di amore e frizioni per Lucas.

Partiamo... dalla fine. Proprio la scorsa domenica, contro l'Atletico MG, Lucas ha centrato la sua 100esima presenza con il São Paulo. Un classe '92 che centra questo traguardo e diventa subito un leader: straordinario. A gennaio, però, tutto era iniziato con le offerte, tra cui quella dell'Inter: l'obiettivo era convincerlo a volare in Europa. Eppure, Lucas ha detto no. Ha scelto di restare per diverse ragioni, perché non voleva lasciare il São Paulo senza averci vinto alcunché e perché non si sentiva ancora pronto per il grande salto. Lucas in Europa vuole arrivarci, ma maturo.

Nel Campeonato Paulista, Lucas è stato decisivo per il São Paulo in diverse sfide. Ha giocato tutte le 21 partite della competizione - non poche - segnando 6 reti. Il tutto, a un ritmo estenuante con quasi tre sfide a settimana di media. Il momento decisivo per lui è arrivato con l'infortunio doppio, di Luis Fabiano e Rogério Ceni. Lucas è dovuto diventare il punto di riferimento del Tricolor Paulista, con tanta pressione attorno. Eppure, ha fatto il suo.

La volontà di Lucas era di vincere finalmente qualcosa col São Paulo, ma non ci è riuscito. Il titolo era vicino, ma nelle semifinali del Campeonato Paulista ha avuto la meglio il Santos: il São Paulo ha perso 3-1, tripletta di Neymar. E la stella di Lucas si è oscurata. Intanto, in parallelo, Lucas ha trascinato la squadra nella Copa do Brasil, il secondo torneo più importante in Brasile. Il ragazzo è riuscito a incidere, eccome: ha sempre dato il massimo, in qualsiasi circostanza. Se schierato come ala destra, sulla sinistra o in piena libertà in attacco. Il suo dribbling e la mira diretta verso la porta, caratteristiche indelebili.

Non ha ancora vinto nulla, ma in questo 2012 Lucas è diventato un uomo. E non più un ragazzino. Non più solo assist ma anche responsabilità dirette da leader e gol decisivi. Nella semifinale col Coritiba, l'unico gol che ha concesso al São Paulo la speranza. E questa è stata la costante nella stagione di Lucas: regolarità di rendimento e leadership acquisita. Segna, fa segnare, prende responsabilità. E aiuta la squadra. Insomma, Lucas è pronto per l'Europa. Ma l'unica cosa che gli manca è un titolo con il São Paulo. E adesso, le Olimpiadi per completare tutto. Poi, sarà pronto a spiccare il volo. E l'Inter spera...

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 24 giugno 2012 alle 18:20
Autore: Fabrizio Romano
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