Samaden: "Crediamo nei giovani. Ai nostri tecnici chiediamo una cosa"

Da Gallipoli, dove ha ricevuto un riconoscimento nell'ambito del premio 'La Giovane Italia', il responsabile del settore giovanile dell'Inter Roberto Samaden ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al lavoro compiuto dall'Inter per quel che concerne il vivaio. Partendo da un ringraziamento speciale per l'ex presidente Massimo Moratti: "Lui nel 1996 ha voluto iniziare un progetto che ancora oggi si basa su quell'inizio. Poi, nonostante i cambiamenti societari, chi ha preso in mano la società ci ha sempre creduto. A volte i cambiamenti societari impongono di ripartire da zero, noi siamo stati fortunati perché l'Inter ci ha fatto lavorare con continuità. Poi, la risposta dei successi che non sono solo solo le vittorie, ma anche i giocatori che ora gravitano nel calcio professionistico, l'avete vista. Abbiamo un gruppo straordinario di allenatori, è fondamentale mettere i ragazzi nelle mani di gente giusta non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista umano. I ragazzi devono crescere non solo in campo, quindi non ci sono segreti; bisogna scegliere le persone giuste per lavorare".

Samaden prosegue: "I successi arrivano quando non hai come obiettivo il successo. Ai nostri allenatori non chiediamo certo di vincere ma di formare i ragazzi e farli crescere in un ambiente sereno. I successi, poi, arrivano di conseguenza. Noi stiamo vivendo un momento che dura da tanti anni, quindi vuol dire che lavoriamo bene. Ma in Italia ci sono tante belle realtà come la Fiorentina che ha un settore giovanile molto prolifico. Dobbiamo credere nei giovani, rischiare magari un po' di più perché quando i ragazzi vanno in campo dimostrano di poter giocare ad alti livelli, come ad esempio Patrick Cutrone". In chiusura, Samaden porta i saluti del Presidente del settore giovanile e scolastico Vito Tisci. "Chi lavora nel settore giovanile spesso vive nell'ombra, occasioni come queste ci gratificano".