Ci siamo! La stagione dell'Inter 2013/14 è davvero giunta all'inizio. E non poteva farlo in  modo migliore. Il Cittadella in Coppa Italia è la metafora giusta per fotografare la stagione che ci aspetta. Si parte senza favori del pronostico, dopo anni di Inter tra le più accreditate al titolo. L'atteggiamento deve essere da outsider, di chi sa di avere il valore giusto per poter dare fastidio a tutti, ma lo fa con grande umiltà e con la forza del lavoro. E' il minimo dopo la stagione passata, che ha illuso tutti, ma ha fatto da monito su quelle che erano le reali potenzialità, e problemi dell'Inter, che evidentemente è solo una lontana parente della corazzata del Triplete. Ora si riparte da Mazzarri, un allenatore che racchiude tutti i principi elencati, l'uomo giusto per iniziare davvero un progetto ambizioso (anche se per definirlo tale manca ancora qualcosa dal mercato).
La partita di ieri non rappresentava un ostacolo insuperabile per i nerazzurri, ma la squadra ha risposto bene ed evitato guai. Le gare di agosto sono imprevedibili e ultimamente ne abbiamo avuto la dimostrazione, con alcune teste di serie mandate a casa da avversarie di categoria, e valore, inferiore.
L'Inter mi è sembrata concentrata sull'obiettivo, magari un po' contratta per l'emozione nei primi minuti (come lecito che sia per i nuovi e anche per il mister, che si siede per la prima volta sulla panchina dl Meazza da padrone di casa), ma vogliosa di far bene. Le gambe sono ancora imballate, ma la qualità di alcuni singoli ha reso una sfida potenzialmente ostica in una "marcia trionfale". Il modo giusto per prepararsi all'inizio del campionato, che presenterà subito insidie come Juve e Fiorentina, e per dare fiducia a un gruppo sfiduciato da tante, troppe, sconfitte.
Doveroso dar merito a chi ieri ha fatto la differenza, con Alvarez davvero in palla: un giocatore rigenerato, che si prende le proprie responsabilità, prova la giocata (e all'Inter de questi tempi manca qualcuno che crei superiorità) e finalmente dimostra ai detrattori il motivo per cui Branca e co. lo hanno portato in Italia non a prezzo di saldo. Ognuno ha i suoi tempi per adattarsi al nostro calcio, c'è chi addirittura non riesce proprio, ma Ricky sembra sulla strada giusta per diventare, da possibile partente, un tassello fondamentale dell'Inter di Mazzarri. Sembra banale, ma Palacio dimostra sempre più di essere leader del reparto offensivo e, a chi critica il mercato, consiglio non sottovalutare l'operazione Campagnaro a zero. Semplicemente il difensore esperto, forte e giusto per Mazzarri. Anche lui impeccabile in coppa, come quasi sempre finora. Gli altri arriveranno, ne sono certo, e non mi sento di bocciare al 18 agosto Icardi e Belfodil, due giovani che patiscono la preparazione più di altri, per la conformazione fisica, ma dimostreranno quello che valgono, anche a San Siro. Il carattere non manca, non ho dubbi.
Se la squadra sul campo ha fatto il suo, il team di mercato è atteso alla prova del nove. L'attendismo degli ultimi giorni (a parte le operazioni di contorno di Wallace e Rolando), è spiegato dall'incertezza sulla questione societaria. Thohir era atteso a Milano nella notte tra sabato e domenica, prima che scoppiasse la bufera, con l'annuncio del suo arrivo con 48 ore d'anticipo. Non era lui. Si trattava di Garibaldi, ufficialmente in visita in Italia e di passaggio nel capoluogo lombardo (questo fanno sapere le parti in causa nella trattativa), ma la visita a San Siro, se non altro, mostra la voglia della famiglia Thohir di entrare nel modo Inter. L'accordo sul passaggio delle quote sarebbe dovuto arrivare in queste ore, ma l'ennesimo slittamento delle date ha cambiato tutto, anche gli scenari di mercato. Un ingresso dell'indonesiano al 20 di agosto avrebbe permesso di impostare qualche investimento fin da subito. Ora che il closing si attende per fine agosto (non escluderei inizio settembre), le possibilità che il tycoon consegni fondi per gli innesti è ridotta all'osso. Thohir non vuole mettere la faccia su una campagna acquisti, di fatto, non sua; anche se non è escluso al 100% un regalo di benvenuto (alla fine si tratta di un imprenditore che vive di immagine e la paura di non centrare la Champions, fondamentale ai fini del bilancio, comunque c'è). Ora Branca e Ausilio saranno costretti a completare la rosa con un budget limitato, da usare nel modo migliore. Non si potranno coprire tutte le necessità, ma verrà data una mano a Mazzzarri (che si fa sentire spesso per far notare che qualcosa manca). Un esterno e un centrocampista arriveranno, con ogni probabilità. Il tecinco li vorrebbe per l'inizio del campionato, ma è dura. La trattativa Isla potrebbe trascinarsi fino alle ultime ore di mercato, vista la delicatezza degli affari tra due club che non si amano. Si respira comunque grande ottimismo su questo fronte, il cileno vuole giocarsi le chance del Mondiale all'Inter e Mazzarri ha chiesto espressamente di averlo per completare la batteria degli esterni (con possibile partente l'ottimo Jonathan di ieri). A centrocampo il nome caldo è quello di Taider. A metà settimana le parti, finalmente, si vedranno e si parlerà soprattutto di contropartite. I nerazzurri hanno poco cash e cercheranno di convincere i rossoblu a limare le proprie pretese. L'algerino vuole fare il salto di qualità e la panchina di sabato sera non è che una conferma sulla fattibilità dell'affare. Non è però ecluso, come anticipavo, che il nome per la mediana possa essere un altro. Il famoso regalo di Thohir ha nome e cognome: Radja Nainggolan. Se ci sarà il colpo ad effetto l'investimento verrà fatto sull'indo-belga, ma si tratta di uno scenario ancora in evoluzione.
La realtà è che si arriva al campionato con ottimismo per la squadra vista stasera, ma ancora con i dubbi su chi arriverà. Branca è chiamato a sette giorni di lavorto intenso, con almeno due innesti (in attacco e difesa si stringeranno i denti). Basta questo per puntare a dare fastidio, a rientrare in Champions. Il tutto rigorosamente da ousider.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 19 agosto 2013 alle 00:01
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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