C'è anche Giorgio Gori tra gli intervistati de La Gazzetta dello Sport nel giorno di Atalanta-Inter. Ecco qualche stralcio della chiacchierata della rosea con il sindaco di Bergamo.

Lei vede un’Inter molto “cinese”?
"No: quando le proprietà sono così lontane, tendono a sfumare la propria identità: l’Inter di Moratti era una cosa, l’Inter di Zhang potrebbe essere di un proprietario straniero di qualunque Paese".

E un’Atalanta un po’ più “americana”?
"Tanto meno: l’impronta dei Percassi è sempre molto presente, anche in virtù degli accordi con i soci americani, che hanno scelto di investire nell’Atalanta anche per il pedigree economico e sportivo che il club aveva già. L’attitudine di fondo - fare calcio per non perdere soldi, ma se possibile guadagnarli - rimane: è la cifra dei Percassi. E la continuità è garantita anche da chi siede in panchina: la Dea che ha accompagnato tutti i miei anni da sindaco è la Dea di Gasperini".

Cosa le piace dell’Atalanta e dell’Inter?
"Amo il gioco offensivo, dunque la triangolazione che si crea con Koopmeiners alle spalle di Scamacca e Lookman. Ma Lautaro e Thuram li trovo fortissimi".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 04 novembre 2023 alle 09:47
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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