La scelta di preferire il Brasile alla Spagna raccogliendo l'eredità del padre a differenza del fratello e un menisco che per 9 mesi l'ha tenuto lontano dai campi. La Gazzetta dello Sport racconta la storia di Rafinha, figlio di Mazinho e fratello di Thiago, probabilmente futuro centrocampista dell'Inter. Operato una prima volta il 2 aprile e poi ancora il 1° ottobre, la stessa articolazione che aveva subito la rottura del crociato. "Il 18 dicembre scorso ha ricevuto il via libera dai medici del Barça ma non è ancora tornato in campo - sottolinea la rosea -. Rafinha vuole giocare, solo così può continuare a sognare il Mondiale che fu del padre. E per continuare a innaffiare la striminzita piantina della speranza ha la possibilità di ripercorrere la strada che fu di suo papà, che negli Anni 90 giocò al Lecce e alla Fiorentina". Polivalente in campo, capace di giocare sia da centrocampista centrale che da trequartista e ala (è mancino). "Luis Enrique lo usava principalmente come ricambio di Iniesta ma lo ha provato anche come terzino destro, «falso nueve», largo al posto di Neymar e persino come «pivote» - ricorda la Gazzetta -. Rafinha è uno che vede la porta, approfittando degli spazi creati dagli attaccanti, ma non ha problemi a dare una mano in copertura. Non ci sono dubbi sul fatto che una volta ritrovata la forma possa essere utile, o molto utile, all’Inter. Resta solo da vedere quanto ci metterà a tornare ai livelli della scorsa stagione".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 11 gennaio 2018 alle 12:36 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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