"Non sopporto più la palude, il gattopardismo, i poltronisti che non se ne vanno mai. Sono scomodo perché dico quello che penso, ma, crescendo in Olanda, ho imparato una massima di vita: il peggior errore che un uomo possa commettere è tacere quando deve parlare". Mino Raiola non le manda a dire e attacca la politica del calcio italiano. "Francamente, non m’interessa se qualcuno storce il naso. Bisogna essere forti con i forti e non forti con i deboli. Io sono fiero di essere italiano e ti garantisco che, se mi facessero ministro dello sport, con pieni poteri, in cinque anni cambierei tutto. A cominciare dagli stadi: tranne alcune rare eccezioni, sono vecchi, obsoleti, insicuri. Lo sai qual è stata la prima cosa che ha fatto il nuovo proprietario dell’Everton, il multimilionario iraniano Fahrad Moshiri, insieme con i suoi soci? Ha stanziato 350 milioni di sterline per costruire il nuovo Goodison Park in una delle insenature del porto di Liverpool, il Bramley Moore Dock, a Nord rispetto al centro. Oltre allo stadio, l’intera zona verrà riqualificata, sorgeranno un centro residenziale e uno di edilizia popolare, apriranno nuove attività commerciali e di divertimento. E sai che cosa ha detto il sindaco di Liverpool? “Da parte nostra ci sarà il massimo supporto e la massima disponibilità così come abbiamo fatto con il Liverpool per la costruzione della Main Stand”. Bene, no? Invece, sette anni fa, il gruppo cinese che voleva acquistare l’Inter da Moratti (non era Suning), quando seppe che, per costruire un nuovo impianto a Rogoredo ci sarebbero voluti dai sette ai dieci anni, scappò a gambe levate".

"Il calcio è il sistema più democratico del mondo se le sue regole funzionano, vengono applicate e se ne impone il rispetto - insiste Raiola intervistato dal Corriere dello Sport -. Ma ti pare possibile che, in questo momento, non ci sia né il presidente della Lega di Serie A, commissariata, né il presidente della Lega di B che finisce commissariata pure quella? Eppure, dicono che, quanto a fatturato, il calcio sia una delle prime dieci aziende del Paese. Un Paese che si sta arrendendo quando non bisognerebbe arrendersi mai". 

Sezione: News / Data: Ven 02 giugno 2017 alle 11:10 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print