L’Inter è chiamata al pronto riscatto. Sabato, a San Siro, arriva un’altra grande delusa del periodo ovvero la Roma di Luis Enrique, già fuori in agosto dall’Europa League e già sconfitta in campionato, domenica scorsa, contro il Cagliari. Una gara che vale moltissimo per entrambe le squadre. Una sconfitta significherebbe (come tendenza italiana vuole) marchiare il lavoro del tecnico di turno. Destini comuni quelli di Gasperini e Luis Enrique, costretti a dare delle risposte sul campo, dopo che le rispettive società hanno ribadito loro la fiducia, una fiducia comunque a termine. E per farlo, l’ex tecnico di Genoa e Crotone si affiderà all’uomo più in forma del momento e ‘leader’ nerazzurro: Wesley Sneijder

Gasperini, visibilmente deluso per la sconfitta di mercoledì in Champions, particolarmente arrabbiato (basta vedere l’espressione mentre picchia i pugni sulla barra orizzontale della panchina), studia la situazione. Per ora l’olandese, decisamente il migliore dell’Inter nelle tre prestazioni ufficiali, è l’ancora di salvataggio del tecnico piemontese, che nella conferenza stampa di sabato scorso, prima del match del Barbera contro il Palermo, lo ha definito utile ma non indispensabile. Wes, indispensabile, lo è diventato ben presto. Inserito di corsa, dopo mezz’ora, domenica scorsa al posto dell’evanescente Mauro Zárate, l’olandese ha acceso la luce nella manovra nerazzurra, servendo anche un pallone al bacio per l’inutile 4-3 finale di Diego Forlán. Mercoledì, contro il Trabzonspor, è stato l’unico che si è svenato per cercare di sollevare dal torpore una squadra imballata e timorosa, cercando di ispirare le manovre offensive e ripiegando in fase di non possesso.

Le discussioni avute con Gasperini, nel mentre della partita, sulla sua collocazione tattica dimostrano che Sneijder deve essere libero da vincoli tattici, libero da posizioni rigide. L’olandese deve cercare da solo le zone di campo un cui può essere più pericoloso e pungere, seguendo l'istinto e coprendo gli spazi. Perciò sabato Gasperini si rimetterà nelle mani di colui che considerava utile ma non indispensabile, divenuto ora una delle più resistenti ancore di salvezza per il tecnico di Grugliasco.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 16 settembre 2011 alle 08:57
Autore: Alberto Casavecchia
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