Carlo Ancelotti auspicava di non trovare sulla sua strada il Milan, il suo passato più recente. E' stato accontentato, ma in parte: perché il passato italiano di Carletto si è materializzato comunque quest'oggi dopo l'esito del sorteggio di Nyon, sotto forma di derby. L'avversaria del suo Chelsea negli ottavi di finale sarà infatti l'Inter di José Mourinho, la squadra contro la quale il tecnico emiliano ha vissuto tante stracittadine, e che torna come ostacolo sul cammino verso la finale di Madrid. E' un doppio confronto dai mille motivi di interesse, quello tra i Blues di Londra e la Beneamata. Uno su tutti: due anni dopo, José Mourinho torna a Stamford Bridge, lì dove è stato protagonista di tante vittorie, tra cui due titoli di Premier League consecutivi dopo un digiuno che in casa Chelsea durava da mezzo secolo; ma anche di un divorzio tormentato, all'inizio della stagione 2007-2008, quando Mou salutò e se ne andò dall'Inghilterra, per poi approdare a Milano qualche mese più tardi.

Mourinho e il Chelsea, quindi, alle prese reciprocamente col proprio passato, in un incontro che può essere ben descritto anche come quello dei tanti 'mancati' ex: la rosa dei Blues infatti è ricca di giocatori che, da quando Mourinho è diventato allenatore dell'Inter, sono stati costantemente accostati alla squadra nerazzurra e dati per vicini a raggiungere lo Special One. L'elenco parte da Frank Lampard, il quale qualche tempo fa ha ammesso di essere stato a un passo dall'accettare di seguire Mou, e passa da Drogba, Essien, Obi Mikel, fino a Ricardo Carvalho e Deco, i tormentoni dell'ultima estate. Nessuno di questi, alla fine, è arrivato in Italia, e tutti ora si apprestano a sfidare il tecnico che tanto li stima, nel tentativo di fargli un nuovo sgambetto europeo.

Per il resto, cosa dire del Chelsea? Squadra sempre protagonista in Europa negli ultimi anni, sempre tra le top 4 nelle ultime due edizioni di Champions, una persa in finale dove il destino cinico e baro ha sottratto ai londinesi una vittoria che era a portata di mano facendo scivolare Terry sul dischetto del Luzhniki di Mosca, e che l'anno scorso la finale l'ha persa solo negli ultimi minuti di gara trafitta da un gol di Iniesta. Che comanda la Premier League con tre punti di vantaggio sul Manchester, anche se sta vivendo un periodo di flessione dopo un avvio straordinario, nel quale Ancelotti ha già portato a casa la prestigiosa Community Shield. Squadra zeppa di campioni come i già citati Drogba, Lampard, Essien e Deco, ma anche Terry, Kalou, Anelka, Malouda, Cole e Cech, giusto per citarne alcuni. Il tutto condito da uno spruzzo di Italia con l'Under 21 Borini e Jacopo Sala.

Terza avversaria inglese negli ultimi tre anni per l'Inter agli ottavi: anche in questo caso la sfida si preannuncia difficile, oltre che infarcita di ricordi. L'obiettivo, però, per i nerazzurri è obbligato: scongiurare il famoso proverbio "non c'è due senza tre...".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 18 dicembre 2009 alle 13:00
Autore: Christian Liotta
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