"Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli. Non c'è altra strada". Questa la celeberrima frase di Luciano Spalletti, diventata virale qualche tempo fa. E sarà il caso che tali parole rimbombino forti e chiare tra le mura di Appiano Gentile in questa settimana, perché gli impegni contro Eintracht e Milan si preannunciano come missioni impossibili. Non bastasse il valore dei due avversari e la posta in palio, infatti, il tecnico nerazzurro dovrà fronteggiare anche varie defezioni. Una partita alla volta, quindi ora testa all'Europa League. E giovedì sera, l'allenatore toscano rischia di poter contare su appena undici giocatori di movimento: un'ecatombe. La lista degli assenti è sterminata: Asamoah e Lautaro (squalificati); Joao Mario, Gagliardini e Dalbert (fuori lista Uefa); Miranda, Nainggolan e Brozovic (infortunati); Icardi (auto-escluso). A ciò si aggiungono le non perfette condizioni di Keita e Perisic, oltre alle valutazioni su Borja Valero, che non può sobbarcarsi 180 minuti in tre giorni.

DIFESA A TRE – Un'opzione potrebbe essere quella di riproporre il 3-4-3 visto nel secondo tempo contro la Spal. Difesa a tre con De Vrij, Ranocchia e Skriniar; centrocampo con Cedric, Borja Valero, Vecino e D'Ambrosio; attacco con Politano, Keita e Perisic. Fuori resterebbe Candreva, che potrebbe essere impiegato dal 1' magari al posto di Keita, facendo scalare Politano al centro del tridente e tenendo il senegalese pronto per la ripresa.

ANCORA 4-3-3 – Verosimile la conferma del 4-3-3 visto a Francoforte. In questo caso, però, l'incognita maggiore sarebbe quella riguardante il centrocampista da affiancare a Borja Valero e Vecino. Due le possibilità: avanzare Skriniar, che in quel ruolo ha giocato talvolta in nazionale, oppure adattare Candreva, che l'interno l'ha già fatto, ad esempio nell'1-1 amaro contro il Psv in Champions League. Fuori Ranocchia.

RITORNO AL 4-2-3-1 – Una variante attendibile sarebbe anche il 4-2-3-1. Scontata la linea mediana con Borja-Vecino. Keita di punta, Perisic a sinistra. Poi da capire che sarebbe il trequartista, se Candreva o Politano. Anche in questo caso, l'unica carta dalla panchina resterebbe Ranocchia, poi solo giovani della Primavera.

"Uomini forti, destini forti". Ha ragione Spalletti, soprattutto stavolta: non c'è altra strada.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 12 marzo 2019 alle 11:38
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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