Intervenuto in conferenza stampa, l'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti ha commentato la sconfitta rimediata dai nerazzurri in quel di Cagliari. Di seguito le sue parole.

Come spiega il primo tempo sottotono?
"Me lo spiego male, come mi spiego male altri momenti che abbiamo passato in questa maniera: non è il primo e probabilmente non sarà l'ultimo, perché fa un po' parte del nostro carattere e di quello che è il livello di personalità e di forza, che in alcuni momenti non riusciamo a portare nella sua totalità. Il dispiacere più grande è questo, perché nel secondo tempo abbiamo fatto la partita: abbiamo reagito e creato anche delle occasioni importantissime, ma nei primi 45' siamo rimasti in alcuni momenti freddi e un po' timidi rispetto a quello che era lo sviluppo della gara. Ci siamo creati la difficoltà, gli altri sono stati bravi a lavorarci fino in fondo".

Quali sono le difficoltà nella manovra offensiva? Il gol di Lautaro deriva più che altro da una progressione singola di Nainggolan.
"No, non vedo questa casualità. Il gol è derivato da uno schema relativo a una palla inattiva che ha portato ad un cross verso il cuore dell'area. Nel secondo tempo abbiamo creato delle palle-gol, ma non siamo riusciti a concretizzare: è normale una cosa del genere, era già accaduto prima di oggi. Stasera abbiamo cominciato in maniera timida questa partita, cosa che non dovevamo fare: la palla è stata fatta girare troppo lentamente. Aspettavamo un Cagliari abbastanza veemente sotto l'aspetto della forza e delle intenzioni, e invece noi siamo andati a subire questa veemenza, senza portare la gara sul palleggio".

Anche oggi Ranocchia schierato da centravanti: una mentalità un po' da provinciale, non trova? Nelle grandi squadre queste cose non si vedono...
"(Ride, ndr). Meriterebbe un'altra risposta, ma voglio essere corretto. Dipende da quello che sta succedendo in quel momento lì, dal momento che sta attraversando la squadra. Perché mi scuote la testa? Le sto rispondendo... (Ride, ndr). Allora facciamo così (anche il tecnico scuote la testa, ndr). Sto rispondendo: abbiamo due attaccanti infortunati, abbiamo giocato 86' cercando di aggirare il Cagliari con le trame e ci vuole un giocatore che abbia forza sulla palla inattiva. Non la vedo così: se mancano gli attaccanti a disposizione, bisogna fare qualcosa di differente. Inizialmente ci avevo messo Politano (al centro, ndr). Per quello che è successo, secondo me, questa è una cosa normale".

Come ha visto Barella questa sera? Non è un segreto che sia seguito da molte squadre, si è fatto il nome anche dell'Inter...
"Barella è un buon calciatore. Ha da finire quella che è la sua crescita. Gli auguro di fare sempre meglio. Poi, per quanto mi riguarda, stasera ho dovuto guardare molto i miei e l'ho un po' perso di vista. Mi dispiace, ma non la so aiutare".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 01 marzo 2019 alle 23:10
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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